Occupata la Basilica di San Nicola di Bari da braccianti stranieri

BARI – Sit-in nella Basilica di San Nicola, di un gruppo di braccianti arrivati da Foggia e da Borgo Mezzanone, per protestare contro lo sfruttamento degli immigrati.

Si sono incontrati il 16 luglio, alle ore 11:30, accompagnati dal sindacalista Aboubakar Soumahoro e hanno fatto una protesta di tre ore chiedendo un incontro con l’arcivescovo Cacucci che li ha incontrati con piacere.

Hanno protestato contro l’indifferenza del governo e della regione Puglia. Ci sono stati momenti di tensione che hanno richiesto l’intervento della Polizia municipale.
I migranti di origine africana hanno esibito dei cartelli, nei quali hanno chiesto di incontrare monsignor Francesco Cacucci, perché facesse da intermediario con le istituzioni per combattere contro il caporalato.

Il sindacalista che ha accompagnato i braccianti ha portato la testimonianza vivente di coloro che lavorano in condizioni disumane nelle campagne di Foggia e di Borgo Mezzanone. Quelle che i braccianti ricevono sono paghe da fame e a questo proposito Soumahoro accusa il Governo e la Regione.

E’ stato chiesto un confronto e Soumahoro concluse la sua richiesta con una citazione: #primaglisfruttati.

Ci sono stati momenti di tensione quando è arrivata la Polizia locale che ha chiesto di mettere via le bandiere ed abbassare i cartelloni. Efficace l’intervento di Sabino De Razza, esponente del sindacato di base che ha portato tutti alla calma.

L’arcivescovo, monsignor Francesco Cacucci, giunto in Cattedrale ha assicurato l’intervento del presidente della Regione Michele Emiliano, degli altri vescovi pugliesi e di Papa Francesco.

Monsignor Cacucci ha promesso di farsi interprete di coloro che sono “L’espressione del riconoscimento dei diritti della dignità umana”.

Ha poi aggiunto che “Non basta accogliere ma fare in modo che poi questa accoglienza sia dignitosa. Questo è il vero problema. Fino a quando non riusciremo a realizzare questo, si alimenterà da una parte l’idea di invasione e dall’altra non si riconoscerà dignità umana”.

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