Pierluigi Lopalco e l’ipotesi sul contagio dei bambini

L’epidemiologo Pierluigi Lopalco ha spiegato che i bambini nel naso esprimono poco il recettore Ace2, ovvero quello che il Covid 19 usa per infettare le cellule. Si tratterebbe dell’epitelio nasale che i bambini hanno in misura molto minore. L’esperto dice che il fatto che i bambini abbiano poco i recettori per il virus nella porta d’ingresso principale delle infezioni respiratorie, fa capire perché di fatto i bambini vengono infettati in maniera molto più difficile. In un suo post su Facebook, l’epidemiologo a capo della Task Force della Regione Puglia per l’emergenza Coronavirus spiega che l’inferiore contagiosità probabilmente è dovuta proprio a questo fattore e si tratta senza ombra di dubbio una buona notizia.

Pierluigi Lopalco e l’intuizione sul Coronavirus

Intanto l’epidemiologo Pierluigi Lopalco ha spiegato che i bambini e adolescenti riescono a restare lontani dal contagio da Covid-19. Non si capisce bene quale sia il ruolo nella diffusione dell’infezione ma quello che è certo è che i bambini si infettano in maniera molto meno probabile. Inoltre, proprio perché non riescono ad infettarsi, per fortuna, c’è da dire che hanno anche una maggiore capacità di garantire l’idea di tenere lontano eventuali contagi.

La rivelazione dell’epidemiologo

Il fatto che i bambini abbiano pochi percettori nel naso secondo quella che è l’intuizione di Pierluigi Lopalco, fa capire che di fatto tendono ad infettarsi anche meno. Questa scoperta è un punto di partenza per cercare di capire quali sono i modi con cui questo virus si diffonde maggiormente. Insomma, un passo davanti soprattutto per cercare di stare più tranquilli in merito ai bambini e al loro rapporto con questa difficile patologia. A breve potrebbero esserci importanti novità sul caso.

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