Popolare di Bari, 900 milioni per salvarla e creare una Banca di Investimento

Arriva un finanziamento per salvare la Banca Popolare di Bari che vedrà il versamento di un importo pari a 90 milioni di euro grazie ad Invitalia. Questo prestito aiuterà il rafforzamento del Medio Credito Centrale, affinché si possa promuovere, secondo anche le logiche del mercato lo sviluppo di attività d’investimento e finanziarie a sostegno del Mezzogiorno.

Queste potranno essere realizzate mediante il ricorso all’acquisizione di alcune partecipazioni al capitale delle società finanziarie e bancarie, prospettando anche altre operazioni per la razionalizzazione di queste partecipazioni.

L’investimento è stato possibile grazie al decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, dopo 48 ore dal fallimento di un altro cdm che era stato disertato da Italia Viva e dal Movimento 5 stelle, in quanto erano in disaccordo sulle misure d’adottare. 

Il decreto è stato pensato per salvare i risparmiatori, ma non ci sarà alcuno sconto per i manager e gli “amici degli amici” come li ha definiti Luigi Di Maio. Il leader del movimento 5 Stelle infatti ha affermato che è pervenuto al Consiglio dei Ministri una relazione da parte della Banca d’Italia sui controlli che sono effettuati durante gli ultimi anni. Quindi ci sarà ancora una discussione sulla Banca Popolare di Bari, per verificare i controlli e se si poteva agire prima del tracollo.

Il presidente Conte ha precisato infatti che ci saranno dei solleciti nei confronti di Bankitalia e per i commissari al fine di verificare le responsabilità dei manager, e su coloro che hanno causato il buco in bilancio, prestando soldi a persone “raccomandate”.

Nel documento infatti, sono presenti anche le azioni di responsabilità nei confronti di coloro che erano ai vertici di Banca Popolare di Bari. Il giudizio del ministro dell’Economia Gualtieri sull’azione portata avanti dal Governo è positivo. Infatti afferma: il governo si pone al fianco dei dipendenti della banca e delle imprese, e dei risparmiatori. 

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