Problemi strutturali alle case in Puglia: l’sos

PUGLIA – Le case con problemi strutturali non possono più essere ignorate. La pandemia per la presenza del Coronavirus ha portato a ripensare la vita quotidiana in maniera molto più precisa. Anche il modo di concepire lo spazio domestico e le sue caratteristiche, si è trasformato insieme all’arrivo del covid 19. È necessario, infatti cercare nuovi stili di vita, andare a tutelare il comfort della propria abitazione e la salute pubblica. Ecco perché allora non si può non concentrarsi su quello che è stato pubblicato SAIE –  La fiera delle costruzioni. Secondo i dati Istat, in Puglia nel 2018 vi sono almeno 489800 cittadini che hanno case con problemi di umidità o di natura strutturale.

Case con problemi strutturali, la fotografia nel sud Italia

Come già detto, in Puglia le case con problemi strutturali o di umidità sono circa 489 mila, ovvero il 12%. In realtà, però nel Sud Italia, come in Calabria, in Sardegna e nel Lazio, la percentuale sale anche oltre il 20%. In generale, in tutta Italia, parliamo di almeno 8 milioni di cittadini che vivono in dimore con problemi di carattere strutturale o legati all’umidità. Una situazione invisibile su cui non si può più tacere e per cui è necessario un intervento immediato.

La nuova filosofia del mondo delle abitazioni

In questi mesi, e anche nei prossimi, si penserà la nuova filosofia del mondo delle abitazioni nonché un modo diverso di costruire e progettare. Bisognerà rivisitare gli spazi e cercare di mettere in sicurezza: non sarà più tollerabile lasciare la situazione relativa alle case con problemi strutturali perché si corre un alto rischio proprio di salubrità degli ambienti domestici. Un’altra svolta è anche quella vista grazie ai nuovi bonus che permetteranno di incentivare la ristrutturazione di natura ecologica ed edilizia delle case italiane.

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