Puglia: in bilico quasi 10 mila posti di lavoro e aperti 58 tavoli di crisi

La cassa integrazione, i licenziamenti e le chiusure di negozi e stabilimenti ha visto l’apertura di ben 58 tavoli di crisi, avviati dalla task force regionale, che vede un totale di 10 mila posti di lavoro a rischio.

Le vertenze dei lavoratori di ArcelorMittal e di Bosh stanno occupando una posizione primaria nell’agenda dei tavoli istituzionali e delle città rispettivamente di Taranto e Bari. Ma nelle ultime settimane la crisi si è spostata anche nel resto della Puglia. 

Ad esempio, anche in Salento sono sorte nuove crisi e l’incertezza continua così ad aumentare. Una buona notizia, però potrebbe giungere da Taranto, infatti si attende che venga siglato l’accordo insieme alla società partecipata del Comune per continuare il progetto Verde Amico che scadrebbe il 12 dicembre, insieme ai contratti di 250 dipendenti.

Mentre a Taranto si vede qualche spiraglio di luce, non è così a Lecce dove l’Alcar Industrie ha pagato solo oggi gli stipendi di ottobre dei 291 dipendenti. In attesa di risposte anche i dipendenti di Mercatone Uno che hanno una vertenza legata all’evoluzione della trattativa tra i commissari giudiziari e gli acquirenti. 

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