Anche la Puglia tra le maglie nere dei reati ambientali

BARI – In questi giorni, è stato presentato il rapporto Ecomafia 2019 di Legambiente, dove sono nel mirino quattro regioni italiane a tradizionale insediamento mafioso e tra queste vi rientra anche la Puglia.

Il rapporto Ecomafia 2019 afferma che quasi la metà dei reati commessi nel 2018 si sono verificati in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.

Nel 2018 sono stati commessi 2854 illeciti e la città di Bari si trova al terzo posto della classifica italiana con 711 reati.

Nelle quattro regioni italiane di cui sopra, lo scorso anno, si è concentrato quasi il 45% delle infrazioni, pari a 12.597.

Si trova al primo posto la Campania con 3.862 illeciti, seguita dalla Calabria che comunque registra il numero più alto di arresti, 35. A seguire, c’è la Puglia con 2.854 illeciti e la Sicilia con 2.641.

E’ Napoli la provincia con il più alto numero di illeciti, segue Roma, Bari, Palermo e Avellino.

E’ sempre la Campania a dominare la classifica regionale della illegalità nel ciclo del cemento, con 1169 infrazioni, davanti a Calabria, Puglia, Lazio e Sicilia.

Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente ha dichiarato che per riequilibrare il dibattito politico nazionale, si deve fare in modo che il tema della lotta all’ecomafia e alla illegalità sia al centro delle questioni politiche, troppo a lungo concentrate sull’emergenza migranti.

Rocco Palese, esponente di FI, parla di “Primato negativo per la Puglia governata dalla sinistra”. I dati di Legambiente Ecomafia 2019 confermano i timori che da anni sono stati denunciati, sulla “totale assenza di gestione del ciclo dei rifiuti e dell’ambiente”.

In questo settore, i fenomeni criminali continuano a crescere, favoriti dal viaggio che fanno i rifiuti da una discarica all’altra, anche fuori dalla regione Puglia. Vi è una scarsa cura dell’ambiente, con depuratori malfunzionanti o inesistenti.

Nonostante tutti i problemi che vanno a danneggiare la salute dei cittadini, vengono imposte loro tasse altissime, come la incostituzionale Ecotassa e, inoltre, i comuni sono costretti a sostenere ingenti costi dovuti alla mancanza o alla insufficienza di impianti di smaltimento in loco.

Rocco Palese afferma che il Governo regionale è responsabile di tutto questo e perciò deve provi rimedio.

Saverio Congedo, consigliere regionale di Fratelli d’Italia dichiara che alla luce dei dati del rapporto di Ecomafia 2019, la regione Puglia ha tanto da lavorare sul tema ambientale, anche a tutela di tutte quelle aziende che lavorano nel rispetto della legge.

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