Puglia, tre medici indagati per la 14enne morta dopo il vaccino

La famiglia della 14enne morta dopo il vaccino in Puglia ha sporto denuncia e sono scattate le indagini. Da quanto è emerso sulla vicenda della 14enne di Ruffano, comune in provincia di Lecce, avvenuta il 13 settembre scorso, sono tre i medici indagati sulla sua morte. Alla ragazzina era stata somministrata la seconda dose di vaccino anti-Covid in un hub della provincia di Lecce, ma dopo due giorni si è sentita male ed è entrata in coma. Purtroppo non si è più svegliata e dopo 26 giorni, precisamente il 17 agosto, è deceduta. Dopo la denuncia da parte della sua famiglia, è stata fissata l’autopsia al Policlinico di Bari, che verrà effettuata il 27 ottobre.

Sono tre i medici indagati per la 14enne morta dopo il vaccino

Fra i tre medici risultati indagati per la 14enne morta dopo il vaccino c’è anche il medico che le ha somministrato la dose. Gli altri due medici sono coloro che hanno visitato la 14enne nell’ospedale di Tricase, dove si era recata in seguito ai sintomi di malessere che aveva percepito. Per i medici è stata avanzata l’ipotesi di omicidio colposo in ambito sanitario. L’esame autoptico, come ha detto l’avvocato Pasquale Scorrano del foro di Lecce, chiarirà la vicenda e dirà se c’è stato veramente quello che viene definito reato di omicidio colposo in ambito sanitario. L’autopsia verrà eseguita da un medico legale, un infettivo logo e un anestesista.

Si attendono i risultati dell’autopsia

Dalla denuncia presentata dai genitori della 14enne morta dopo il vaccino è emerso che la ragazzina si era sottoposta alla prima dose di Pfizer il 22 luglio, mentre il 17 agosto a Casarano aveva ricevuto la seconda dose. Dopo 48 ore la ragazzina si è sentita male e ha preso una Tachipirina, ma i dolori sono aumentati e si sono concentrati all’occhio e alla palpebra destra. Condotta dai genitori alla guardia medica, è stato suggerito di ricoverarla in ospedale. Il 19 agosto la 14enne è stata ricoverata all’ospedale di Tricase, dove le è stata fatta Tac. La diagnosi è stata un tumore alla parte occipitale, ma servivano approfondimenti. Purtroppo è entrata in coma irreversibile e il 20 agosto è stata condotta all’ospedale pediatrico di Bari dove la diagnosi è stata meningite.

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