Scompare a 56 anni il musicista Gianni Lenoci originario di Monopoli

MONOPOLI – Morto prematuramente il grande musicista Gianni Lenoci. La musica pugliese perde un grande rappresentante che ha vantato importanti collaborazioni con nomi assai noti nel panorama musicale. Tra i tanti il grande Enrico Rava.

Gianni Lenoci era originario di Monopoli e insegnava al Conservatorio Nino Rota, nei corsi jazz di Monopoli.

A 56 anni la sua scomparsa lascia sgomenti tutti coloro che lo hanno amato e apprezzato. Era conosciuto in tutto il mondo e aveva ricevuto molti riconoscimenti e avuto collaborazioni internazionali, tenendo concerti in tutto il mondo.

Gianni Lenoci lascia una grande eredità musicale

Oggi molti lo ricordano sulla sua pagina Facebook, dove hanno lasciato numerosi messaggi di riconoscenza per l’eredità musicale lasciata.

Il Maestro stava combattendo contro una brutta malattia. Purtroppo, il distacco è sempre tanto difficile, specie se in giovane età. Da oggi sarà ricordato solo per la sua musica e per il dono che aveva di trasmettere emozioni.

Gianni Lenoci nasce il 30 settembre 1963 a Monopoli. Si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma e in musica elettronica al Piccinni di Bari.

Compositore ed interprete di opere sperimentali. Ha studiato jazz e improvvisazione con Mal Waldron e Paul Bley. Nella sua intensa carriera artistica, Lenoci ha avuto molte collaborazioni internazionali e ha insegnato a molti studenti trasmettendo loro la passione per la musica.

Gli allievi del Conservatorio Nino Rota ricordano il Maestro

Oggi, tutti lo ricordano per la sua sensibilità e per la sua professionalità. I suoi ex studenti  hanno lasciato tanti messaggi commoventi perché lo ricordano con tanto affetto. Dall’estero arrivano messaggi di cordoglio accompagnati a brani musicali. Tutti si sentono vicini al dolore della famiglia.

Il pianista Livio Minafra, lo ricorda pubblicando una foto che risale all’ultima edizione del Talos festival di Ruvo, dove Lenoci aveva tenuto un concerto.

Belle le parole rivolte all’amico e collega: “Il tuo coraggio e la tua coerenza per fortuna ha seminato tanto in noi. C’era chi non ti capiva, ma posso dirti che la storia aveva capito. Dirti grazie è poco”.

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