Vino pugliese, la produzione verso gli 8 milioni e mezzo di ettolitri

Ultimamente, c’è stata una polemica innescata da parte dei vinicoltori locali, e sul caso è voluta intervenire la CIA, ovvero Agricoltori italiani della Capitanata, come dichiarazione di Nicola Cantatore, direttore provinciale e del presidente Michele Ferrandino. In questione vi era la produzione di vino e le voci relative alla quotazione del prezzo dell’uva che arrivavano – secondo alcuni – a 14 euro al quintale. Secondo gli esperti però, sarebbe una voce senza fondamento e quindi è assolutamente impensabile farsi condizionare da questa diceria che non corrisponde a verità!

La quotazione dell’uva e la protesta sul vino

Intanto in queste ore, continua la discussione in merito alla produzione di vino. Il presidente e il direttore della Agricoltori italiani della Capitanata hanno fermato il diffondersi di voci sulla quotazione dell’uva dicendo che è da irresponsabili ora lanciare allarmi immotivati. Il settore in questo periodo sta affrontando delle gravi difficoltà a causa dell’emergenza da covid-19 e fare uscite di questo genere può solo finire di peggiorare la situazione. Ecco perché hanno invitati alla calma per quanto possibile.

La situazione sulla produzione vinicola

La Cia, ovvero Agricoltori italiani della Puglia, in questo mese ha fatto sapere di aver centrato obiettivi differenti. Infatti la regione ha dato dei fondi extra da destinare alla distillazione di crisi arrivando a 4 euro per ettogrado come contributo. In Italia, la Puglia utilizzato ben 8 milioni per il settore rispetto ai 28 disponibile in tutta la Penisola. In oltre, la produzione di vino è assolutamente positiva quest’anno. La previsione dovrebbe essere di otto milioni e mezzo di ettolitri con un incremento del 5%. Un passo avanti anche se ci si aspettava di meglio!

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