Binge Eating Disorder: definizione, significato e come si cura

Binge Eating Disorder: spesso è noto con il suo semplice e breve acronimo, BED. In italiano si può tradurre con Disturbo da alimentazione incontrollata e non ha molto a che vedere con bulimia, anoressia o altre malattie che hanno in comune il cibo. Ecco, un elemento in comune tra il BED e le patologie appena citate è proprio cibo. Il nome è emblematico e chiara la definizione: Disturbo da alimentazione incontrollata: in breve mangiare tanto in breve tempo, salvo poi essere assaliti da problemi psicologici, ansia e senso di colpa, nonché nausea e disgusto verso se stessi e quello che si è appena fatto. C’è una terapia? Come si cura il BED?

Binge Eating Disorder: cos’è e come si manifesta il BED

Il BED è un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione che inficia la psiche umana, invogliando l’individuo ad assumere una quantità sproporzionata di cibo, compromettendo di conseguenza lo stato di salute fisico e il funzionamento psicosociale, alterando anche le relazioni con gli altri. Spesso ci si ritrova a mangiare di nascosto, perché colti da vergogna. Al centro del BED ci sono le classiche abbuffate compulsive: veri e propri vortici di assunzione di cibo in breve tempo, generalmente una ingestione esagerata di cibo in un breve lasso di tempo (poco meno di due ore). Chi soffre di questi problemi con il cibo diventa schiavo di determinati periodi nell’arco della giornata nei quali è quasi autocostretto da impulsi incontrollabili a ingerire cibo. La frequenza può essere anche giornaliera, ma più spesso è dilatata nel tempo. Possiamo dire che se il disturbo si manifesta in modo frequente, è molto probabile che si sia affetti da questa sorta di disturbo.

Ciò che conduce alla voglia di ingerire cibo è spesso un’emozione negativa: il cibo viene perciò visto come elemento di consolazione e valvola di sfogo per le proprie frustrazioni e delusioni. La nevrotica compulsione di ingerire quanto più cibo possibile può essere vista, sotto un aspetto psicologico, come abbattere la delusione affondandola letteralmente nel cibo. Più si consuma, meno si pensa al motivo scatenante quella pulsione.

Le conseguenze sullo stato fisico

È chiaro però che c’è anche un dopo a questo mangiare compulsivo: si finisce di abbuffarsi di cibo quando ci si sente sgradevolmente sazi, si è ormai al livello della nausea e a questo punto ci si sente in colpa, colti da un senso di rassegnazione e sconforto totale. C’è chi, affetto da questo disturbo, anche se non sempre, ha rinunciato a combatterlo, cedendovi salvo poi sentirsi triste alla fine di questo attacco di fame improvviso. A lungo andare il disturbo può portare conseguenze più gravi e figurare tra le cause del sovrappeso e dell’obesità, ma non solo: tra le patologie direttamente conseguenti al BED possono anche esserci il diabete, l’ipertensione, problemi cardiorespiratori, disfunzioni sessuali e problemi ormonali.

Binge Eating Disorder terapia e cure

Come in moltissimi altri disturbi di questo tipo, non esiste una cura oggettiva: la terapia è spesso frutto di un approccio multidisciplinare che passa tramite diverse branche mediche. Innanzitutto occorre conoscere precisamente il profilo clinico dell’individuo prima di pensare a qualsiasi cura, per poi attuare una terapia rieducativa dal punto di vista nutrizionale. Ripristinare uno stile di vita alimentare (e non solo) corretto è il primo passo per riprendere la retta via e riequilibrare il fisico. Totalmente da rimuovere qualsiasi junk food e prediligere una dieta mediterranea. L’assunzione di cibo sano aiuta a sentirsi pieni, cosa che il cibo spazzatura solitamente non fa.

Altro aspetto da rieducare è quello psichico, risultando il BED anche un problema di matrice mentale, che può affondare le proprie radici in esperienze o stati dell’essere. L’aspetto psicologico risulta dunque fondamentale: il lavoro si svolge prettamente su un piano emotivo, allo scopo di non far confluire tutta la propria emotività sul cibo e sul suo desiderio, che poi si trasforma rapidamente in fame incontrollata. Anche la terapia psicologica dipende comunque dalle singolarità dell’individuo.

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