Qual è la pasta migliore e più salutare in circolazione in Italia secondo Altroconsumo

Quando andiamo al supermercato e ci rechiamo nel reparto della pasta, spesso succede che non ci guardiamo troppo attorno e prendiamo quello che reputiamo il pacco di pasta migliore per noi, una sorta di abitudine e di fiducia in un marchio preciso. D’ora in avanti, forse, presteremo più attenzione ai brand di pasta presenti in negozio, soprattutto dopo aver dato un’occhiata alla classifica Altroconsumo sulla pasta migliore d’Italia. E forse potrà stupirvi sapere che, dopo i test sulla pasta italiana, tra le prime posizioni non sono presenti i grandi marchi big, come Barilla e De Cecco. L’associazione ha posto in esame circa 25 campioni di pasta formato penne, analizzando in particolare il contenuto di proteine e fibre e focalizzandosi anche sulla presenza di eventuali impurità nell’impasto.

Altroconsumo pasta: il podio

Vediamo la classifica migliore pasta italiana. Le prime tre posizioni non sono occupate dai grandi marchi. Secondo Altroconsumo, infatti, la medaglia di bronzo va alle penne rigate di Sgambaro (punteggio: 72/100), marchio con base in Veneto che fa dell’ecologia la sua impronta distintiva. Premiata per l’elevato contenuto di proteine ha un costo di 1,46 euro per confezione.

Al secondo posto spicca una pasta a marchio Esselunga, ovvero le pennette integrali della Linea Equilibrio (74/100): qui il prezzo scende sotto l’euro, arrivando a 09,3 euro per confezione.

Infine il primo posto spetta a Libera Terra (79/100), un marchio che è nato dall’unione di intenti di alcune cooperative accomunate dalla lotta contro le mafie, fondato da don Luigi Ciotti e Gian Carlo Caselli. La migliore pasta di questa linea sono le penne rigate integrali e biologiche: il costo è abbastanza alto per un pacco di pasta, visto che per una confezione si deve spendere 1,69 euro.

Come se la cavano gli altri marchi di pasta

Ci sono poi altre linee considerate di media e buona qualità che non vanno per forza sotto un grande marchio: tra queste troviamo le penne rigate trafilate al bronzo integrali e biologiche di Viviverde Coop (63/100 il punteggio conseguito), mentre sopra la sufficienza si posizionano le penne rigate integrali Carrefour (57/100) e le penne rigate integrali Conad (54/100).

Tra i brand più in voga vince Voiello, che ottiene un punteggio di 69/100, superiore dunque al 66/100 ottenuto ex aequo da Barilla e De Cecco. Certo è che la differenza, oltre che (leggermente) nella qualità, vira anche sul prezzo: per quanto riguarda le penne rigate normali la pasta più costosa è la De Cecco (1,22 euro a pacco), seguita da Voiello (1,19 euro) e infine da Barilla (0,79 centesimi a confezione). Con le penne rigate integrali si alza leggermente il prezzo, ma in questo caso è Voiello a costare di più (1,44 euro a pacco), seguita da De Cecco (1,39 euro) e Barilla (1,10 euro).

Tra gli altri brand noti se la cavano bene anche La Molisana (65/100) e Rummo (64/100), con il secondo marchio che è lievemente più costoso del primo.

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Come scegliere la migliore pasta italiana

In conclusione Altroconsumo fornisce una serie di suggerimenti ai consumatori per scegliere una pasta di qualità, buona e salutare: adottando una serie di piccoli accorgimenti visivi, infatti, è possibile capitare sul pacco di pasta migliore e di buona qualità. Innanzitutto è necessario fare attenzione al colore: la pasta deve essere di un giallo intenso. Un altro sintomo di buona qualità è dato dal rumore: quando la pasta si spezza il rumore deve essere secco. Fate attenzione anche all’estetica della pasta: i puntini bianchi rappresentano una lavorazione non impeccabili, mentre i puntini neri rappresentano impurità.

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