Perché non dovresti mai buttare i semi di uva (e mangiarli insieme alla buccia)

L’uva fa parte della truffa che comincia a comparire sulle nostre tavola: bianca, rossa, perfino fragola, l’uva piace a molte persone, ma alcuni soggetti tendono spesso a scartare buccia e semi. Spellando il chicco e sputando i semi, chiamati anche vinaccioli, resta solo la polpa, succosa, zuccherina, l’essenza del frutto. Attenzione, però, perché sia la buccia sia i semi di uva andrebbero in realtà consumati perché hanno un effetto benefico per il nostro organismo e la nostra salute. I semi di uva, così come la buccia, sono ricchi di proprietà benefiche e caratteristiche salutari per il nostro fisico, a causa delle sostanze in esse contenute. Andiamo dunque a vedere quali sono i benefici dei vinaccioli e della buccia di uva.

Semi di uva proprietà e buccia: benefici e caratteristiche

I semi dell’uva sono croccanti, piccoli e spesso dal gusto amaro: ed è anche questo uno dei motivi per cui le persone li scartano, perché vanno a influire sul sapore naturale del frutto. In realtà andrebbero consumato proprio per le sue proprietà benefiche.

Va considerato che i vinaccioli, così come la buccia, contengono i cosiddetti flavonoidi, ovvero delle molecole capaci di sprigionare una forza antiossidante, contrastando le conseguenze dannose dei radicali liberi e bloccando le reazioni ossidative che colpiscono le cellule. Grazie ai flavonoidi, e alle loro proprietà antiossidanti, è possibile frenare, o meglio rallentare l’invecchiamento, avere effetti benefici sulla pelle e sui capelli.

Altro aspetto caratteristico dei flavonoidi è la loro capacità antinfiammatoria, in grado quindi di agire positivamente sugli stati infiammatori che colpiscono l’organismo. Influenza positiva si riverbera anche sulla circolazione del sangue. Tutte queste proprietà e caratteristiche, nella loro azione congiunta, permettono di prevenire le malattie neurodegenerative e cardiovascolari. Grazie alle proprietà antiossidanti, si riduce anche il rischio di insorgenza di tumore.

Entrando più nel dettaglio, è la buccia dell’uva nera che contiene un fenolo, denominato resveratrolo, che aumenta ulteriormente la protezione dal rischio di insorgenza di ictus e infarto.

Un’altra caratteristica importante è offerta dalle proantocianidine, anch’esse presenti sia nella buccia sia nei semi di uva, e che sono in grado di ridurre il gonfiore agli arti inferiori, ideale dunque per tutti i soggetti sedentari o che sono costretti a lavorare nella stessa posizione (magari davanti a un PC) per molto tempo.

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Come scegliere l’uva fresca

Quando si va al supermercato o in frutteria, è possibile scegliere l’uva più buona già a un primo sguardo. L’estetica, sotto questo aspetto, conta moltissimo. Il consiglio è quello di prendere l’uva con il colore più vivido. Se si tratta di uva bianca, ad esempio, i chicchi devono essere di un giallo vivido, mentre per quanto riguarda l’uva rossa, il colore deve virare verso lo scuro, quasi tendente al nero. Altro aspetto da considerare è il raspo, che deve essere pieno e fresco e non secco. L’uva, infatti, una volta raccolta non continua a maturare come può accadere per altri frutti: è bene acquistarla già fresca e pronta a essere consumata, dunque, e non acerba. Sotto i denti i chicchi di uva devono essere croccanti, caratteristica peculiare che va a denotare la qualità e la bontà del frutto.

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