Sonnolenza di giorno? Non sempre bisogna preoccuparsi: quando la stanchezza fa paura

Capita a tutti di avere un momento di sonnolenza durante il giorno. Magari dopo mangiato, o nel primo pomeriggio. Ci può stare, soprattutto in una giornata faticosa dal punto di vista lavorativo, emotivo, fisico o in un periodo particolarmente delicato. Tuttavia ci sono delle situazioni in cui questa stanchezza diurna non deve essere presa sotto gamba, ma analizzata meglio da un medico di fiducia o da un esperto per valutare la presenza di altri disturbi o patologie che potrebbero aggravare la situazione personale.

Sonnolenza diurna: i segnali della narcolessia?

Se siete stanchi di giorno molto spesso, quasi tutti i giorni, insomma, soffrite di sonnolenza continua e non di sonnolenza dopo i pasti solamente, forse è necessaria una consulenza da un medico, perché in questo caso è possibile che ciò dipenda da un sonno notturno disturbato e affatto riposante e questo potrebbe nascondere altri disturbi. Se la sonnolenza diurna è molto profonda e quasi inarrestabile, si potrebbe pensare a episodi di narcolessia, in special modo se questi momenti avvengono di frequente durante la giornata, nei momenti in cui bisognerebbe restare svegli, se accompagnati da fatica e spossatezza costante.

Sonnolenza e stanchezza: sintomi e cause della narcolessia

I principali sintomi della narcolessia riguardano attacchi di sonnolenza improvvisa o un pesante senso di stanchezza durante il giorno. Chi soffre di narcolessia, infatti, soffre di un forte impulso ad addormentarsi durante il giorno. Questo è il sintomo più evidente, ovviamente, la mancanza di resistenza all’impulso di dormire, ma nel caso in cui non vi fosse, non bisognerebbe sottovalutare l’eccessiva stanchezza diurna e la voglia di dormire durante il giorno, perché sono quei sintomi “nascosti”, ma al tempo stesso evidenti, che denotano un problema riconducibile alla narcolessia. Altri sintomi possono essere la cataplessia, ovvero la perdita del tono muscolare, un rilassamento involontario e incontrollabile e che può durare alcuni minuti. Anche questo è uno dei sintomi più evidenti della narcolessia. Altri sintomi più o meno comuni sono la paralisi del sonno (i muscoli, tranne quelli respiratori, sono completamente paralizzati, la durata è variabile, ma in genere è di qualche minuto), allucinazioni (principalmente percezioni sensoriali uditive e visive, che possono capitare anche durante una paralisi del sonno) e altri disturbi del sonno (ad esempio i risvegli frequenti).

La narcolessia non deriva da problematiche psicologiche o disturbi mentali, ma da un malfunzionamento del ritmo veglia-sonno, a causa della mancanza di un neurotrasmettitore, l’ipocretina (o oressina) che stimola la veglia.

Sonnolenza di giorno per apnea ostruttiva: cosa sapere

L’altro disturbo frequente che può determinare una forte stanchezza eccessiva durante il giorno è l’apnea ostruttiva, un disturbo che avviene durante il sonno e che consiste in una ostruzione delle vie aeree, che può essere totale o parziale. Ciò influisce negativamente sulla qualità del sonno e la diretta conseguenza è che durante il giorno, chi ne soffre, poiché non ha avuto un sonno riposante, possa essere distratto, soffrire di deficit dell’attenzione, avere delle perdite di memoria, fino a conseguenze più gravi, come la comparsa di disturbi e patologie del metabolismo, oppure malattie neurologiche o di tipo cardiovascolare. L’apnea ostruttiva è associata a un forte russamento: quest’ultimo è un altro segnale da tenere d’occhio, per cui, se diventa forte, è necessario consultare uno specialista o un medico e fare un’apposita visita per capire la causa e l’entità del disturbo.

Alcuni suggerimenti per dormire bene e favorire un sonno riposante

In generale ci sono alcuni accorgimenti che tutti potremmo adottare per favorire un sonno riposante: innanzitutto avere uno stile di vita regolare, con dei ritmi precisi (andare a dormire e svegliarsi alla stessa ora, ad esempio); inoltre non bisognerebbe sovraccaricare troppo il cervello prima di andare a dormire e non stare davanti al PC o allo smartphone almeno 30 minuti prima di andare a dormire. L’ideale sarebbe far passare un po’ di tempo tra la cena (che non dovrebbe mai essere pesante) e il sonno, affinché il processo digestivo sia completato e non venga alterato. In conclusione può aiutare non ingerire caffè dal primo pomeriggio in poi e bere tisane rilassanti che favoriscono il sonno, prediligendo camomilla, passiflora e valeriana.

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