Binge drinking: significato, dove nasce e conseguenze

Cos’è il binge drinking, come si traduce e quali sono i suoi effetti? Tra i giovani ogni tanto esplodono mode pericolose: possono avere con le orribili catene di Sant’Antonio sui social network, i cui casi spesso ritroviamo nei casi di cronaca, ma anche quella delle risse, che di recente hanno avuto un forte risalto mediatico forse perché eventi presi singolarmente nell’isolamento da coprifuoco perché, diciamocelo, le risse tra giovani in luoghi pubblici ci sono veramente stati. Un altro fenomeno è il binge drinking, che letteralmente significa “abbuffata alcolica” e che nella pratica è proprio questo, un’abbuffata alcolica. Anche questa pratica è sempre esistita e potrebbe essere peggiorata con la pandemia, visto che secondo i dati Iss, durante il lockdown, l’approvvigionamento di alcol è cresciuto tra il 181% e il 250% rispetto all’anno precedente nell’home delivery. Dati impressionanti che fanno riflettere e che ovviamente si ripercuotono anche sui giovani e sul fenomeno del binge drinking, con dati (risalenti al 2019) già allarmanti.

Binge drinking: trend in aumento con la pandemia? I dati Iss

Secondo un recente report redatto dall’Istituto superiore di sanità, in occasione dell’Alcohol Prevention Day, il binge drinking colpisce in totale 3,8 milioni di consumatori, tra cui 2,8 milioni di maschi e 1 milione di femmine. Poco più di 1 giovane su 5 del totale, compreso nella fascia di età 11-25 anni, giunge al livello estremo, ovvero dell’intossicazione, con tanto di necessità di ricovero e conseguenti problemi di salute. Sempre con riferimento ai dati 2019, i binge drinkers rappresentano il 10,8% tra gli uomini e il 3,5% delle donna al di sopra degli 11 anni. I livelli più elevati hanno riguardato il 16% dei giovani nella fascia di età compresa tra 18 e 24 anni e tra questi i maschi (20,6%) sono quasi il doppio delle femmine (11%). In Italia i consumatori di alcol nel 2019 sono stati 36 milioni (20 milioni di maschi e 16 milioni di femmine). Nel 2020 si registra invece un aumento delle donne consumatrici di alcol, soprattutto nella fascia di età 14-17 anni, superando i loro coetanei maschi nella percentuale di rappresentanza (30,5% contro 28,4%).

Binge drinking significato: cos’è e cosa comporta

Ma in cosa consiste esattamente il binge drinking? Si utilizza questo termine quando, in un breve lasso di tempo e fuori dai pasti, si consumano 5 o più bevande alcoliche. Non si beve per il piacere, piuttosto per il gusto di ubriacarsi e di avere quella sensazione di ebbrezza che porta all’ubriacatura, allo stordimento dei sensi e spesso e volentieri può portare a stare male. Non a vomitare, semplicemente, ma a essere intossicati e perfino ad avere bisogno del pronto intervento. Si tratta di un fenomeno per lo più sociale e le bevande maggiormente assunte sono birra, vino e cocktail, a volte mischiati. Tra gli alcolici meno consumati, invece, ci sono i liquori.

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Binge drinking rischi e conseguenze

Binge drinking conseguenze e rischi: quali sono? Alcuni studi americani hanno rivelato che l’assunzione rapida di molto alcol in breve tempo può causare seri danni all’organismo, anche se durante la settimana non si beve nulla e ci si limiti a bere solo durante i weekend. Questo perché, con il passare del tempo, gli effetti dell’ubriacatura risultano più veloci e dannosi rispetto a chi beve per il gusto di bere, dunque per piacere, assumendo lentamente l’alcol.

I rischi e le conseguenze sono quasi ovvie: nella serata occasionale, lo sballo del sabato sera classico, può avvenire di essere in spiacevoli compagnie che potrebbero approfittare della situazione, perché l’assunzione rapida di alcol ha effetti sotto l’aspetto fisico, cognitivo, psichico ed emotivo. Se invece questa pratica dovesse diventare un’abitudine comune, diciamo settimanale, il rischio è quello di diventarne dipendenti, non solo dal fenomeno in sé per sé, ma anche e soprattutto dall’alcol, con tutti gli effetti collaterali relativi, che possono essere depressione, insonnia, eccessiva irritabilità, perdita della memoria, difficoltà nel concentrarsi, influendo così in negativo anche le classiche e normalissime attività della vita quotidiana. Per questo motivo, chi si sente ormai al limite, può prevenire eventuali peggioramenti contattando un medico di fiducia o chiedendo aiuto.

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