Creme solari sicure: quali sono e a cosa bisogna prestare attenzione

Con l’avvicinarsi dell’estate, delle belle giornate e del gran caldo è tempo di dare un’occhiata alle migliori creme solari in circolazione, ma soprattutto sapere quali e come sceglierle. Quali sono le creme solari sicure e più efficaci e a quali ingredienti bisogna prestare attenzione? Innanzitutto possiamo dire che cospargerci di crema solare è quasi un obbligo quando il sole scotta, se abbiamo la pelle delicata e sensibile. È bene sapere che spalmare la crema sulle parti esposte del nostro corpo ci consentirà di tutelarci da possibili eritemi, macchie solari e scottature, ma anche evitare il peggio come la comparsa di melanomi. Oltre all’aspetto puramente clinico, c’è anche quello estetico da non sottovalutare, considerando la possibile comparsa di rughe, invecchiamento precoce della pelle e altri inestetismi che è meglio evitare.

Come scegliere la crema solare migliore per il nostro corpo

Chi ha la pelle olivastra o più scura (insomma, non bianco pallido) non è esente dalle cattive conseguenze che può portare l’esposizione a un sole “maligno”. La crema solare è un ottimo rimedio protettivo per evitare inestetismi e problemi più critici. Sapere quale crema scegliere, però, è un altro discorso che giace su differenti variabili: innanzitutto il livello di protezione. Ne esistono differenti e spesso si sceglie in base alla propria carnagione o alla sopportazione al sole. Per i bambini, ad esempio, è meglio usare la crema protezione totale, ovvero protezione solare 100, o comunque la percentuale massima di protezione che si riesce a trovare. Altro elemento fondamentale è che, nonostante la crema, è preferibile non stare al sole nelle ore di punta, ovvero quelle più calde, che vanno da mezzogiorno (per i più piccoli si anticipa alle 11) alle quattro del pomeriggio. È in questo frangente di tempo, infatti, che il sole “fa del suo peggio”. Se non si applica in modo efficace la giusta crema solare sulla pelle, si rischia maggiormente di andare incontro a scottature, bolle sulla pelle, macchie epidermiche causate da un’esposizione eccessiva al sole. Tornando ai bambini, si ricorda quanto sia importante applicare nuovamente la crema sulla loro pelle dopo il bagno (scegliere comunque una crema resistente all’acqua è un ottimo suggerimento da prendere in considerazione).

Creme solari: gli ingredienti da evitare

Come di consueto avviene ogni anno, l’Environmental Working Group, riassumibile semplicemente nel suo acronimo EWG, ha stilato una guida sulle creme solari, mettendo in guardia i consumatori in particolare sugli ingredienti preferibilmente da evitare, e tra questi c’è l’oxybenzone (o ossibenzone), giudicato un interferente endocrino. Nell’ultimo report EWG fa sapere come le creme con filtri solari non assicurano una buona protezione, oltre a contenere ingredienti discutibili come quello sopra riportato. Approfondendo nel dettaglio più di 1.800 prodotti, solo 1 su 4 si è dimostrato efficace e capace di garantire una protezione efficace e sicura. Il gruppo di lavoro punta il dito contro normative carenti o non adeguate e una disciplina di tutela e sicurezza mancante, che permette così l’arrivo sugli scaffali di prodotti inadeguati o inefficaci. Questo problema, in verità, riguarda per lo più gli Stati Uniti, in quanto nel nuovo continente sono in vendita prodotti solari che qui, in Europa, non passerebbero i diktat dei protocolli di sicurezza.

Il livello di protezione

EWG rende noto come i valori di protezione di buona parte delle creme solari sono in realtà inferiori rispetto a quelli riportati in evidenza. Il focus è soprattutto sulle creme con protezione (presunta, a questo punto) 50+ e 60+, raccomandando di non esporsi per troppo tempo al sole forti dell’applicazione di questi tipi di creme. Per il ricercatore del gruppo David Andrews, infatti, i valori elevati di protezione dichiarati risultano spesso “un espediente di marketing che potrebbe portare a una sovraesposizione ai raggi nocivi”.

Attenzione agli ingredienti

Tra gli ingredienti messi alla berlina c’è invece l’ossibenzone, che è nocivo soprattutto per i più piccoli (perché hanno una maggiore capacità di assorbimento) e che continua a essere presente in diversi prodotti (1 crema su 5 ha questo ingrediente nella sua composizione). Promossi invece i filtri solari minerali, come l’ossido di zinco e il biossido di titanio, ritenute entrambe sicure ed efficaci da EWG, sebbene l’ultima sostanza, ovvero il biossido di titanio è stato considerato potenzialmente cancerogeno dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro.

EWG consiglia di evitare creme solari che contengono ossibenzone, vitamina A, repellente per insetti aggiunto, creme solari spray o addirittura in polvere e creme solari protezione 50+ o creme solari protezione 100. Meglio restare nella fascia 15-50 e scegliere creme resistenti all’acqua. L’esposizione al sole va comunque evitata nella fascia di punta (dalle 11-12 alle 15-16) e la crema va spalmata prima dell’esposizione e più o meno ogni 3 ore e comunque dopo aver fatto il bagno (il tempo di resistenza delle creme resistenti all’acqua è compreso tra i 40 e gli 80 minuti dopo l’immersione in acqua).

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