Gli stili di vita che inquinano: ecco cosa cambiare per salvare l’ambiente

Il tema ambientale negli ultimi anni è diventato sempre più importante e dibattuto, perché prendersi cura dell’ambiente vuol dire anche prendersi cura della salute e del futuro dei propri figli. 

Ma quante cose facciamo che continuano a inquinare il pianeta? Le nostre azioni quanto incidono sulla formazione di gas nocivi nell’aria, o sull’accumulo di “immondizia” che non si biodegrada?

Le nostre azioni sono parte integrante del problema dell’inquinamento, alcune sono dettate dalla necessità di produrre sempre di più, altre invece dallo spirito consumistico che impera nelle ultime generazioni. Ma vediamo un po’ più nel dettaglio alcuni fattori inquinanti e come si potrebbe migliorare per rendere il paese più pulito.

Inquinamento: dalle fabbriche alle nostre azioni quotidiane

L’inquinamento è causato principalmente dai fumi e dai gas di scarico prodotti da fabbriche, automobili, imprese, fonti di energia non rinnovabile. Ad esempio, un problema molto frequente è dato dall’uso delle auto anche quando non è strettamente necessario. Quanti infatti, usano i mezzi pubblici quando ne hanno la possibilità? O quanti vanno in bicicletta o a piedi, quando c’è da percorrere poca strada? In realtà davvero pochi!

Secondo i dati, mentre nel resto d’Europa le vendite delle biciclette sono aumentate, in Italia il dato continua a rimanere statico.

Anche il fumo di una sigaretta però può essere un problema quanto quello dell’accensione dell’auto. Secondo una ricerca dell’Istituto Nazione Tumori a Milano l’emissione di PM10 di un motore diesel “euro tre” lasciato in folle per una mezz’ora comparato con quello di 3 sigarette accese porta dei risultati che non ci si aspetta. Infatti, sorprendentemente il fumo scaturito dalle sigarette provocava una maggiore emissione di PM10 nell’aria rispetto all’automobile diesel. A dimostrazione di quanto il fumo incida non solo sulla salute personale ma anche su quella dell’ambiente.

Le fabbriche sono un altro tasto dolente sopratutto nel nostro paese, sono ancora pochissime infatti quelle che fanno uso di energie rinnovabili per abbassare i livelli d’inquinamento e altre invece non presentano ancora una politica che gli permetta di essere il meno inquinanti possibili. Uno degli esempi peggiori d’Italia è sicuramente l’Ilva di Taranto che ha rilasciato negli anni un grado d’inquinamento tale che ha influito negativamente sia sulla popolazione limitrofa sia sull’ambiente.

Ci sono anche altri comportamenti che però agiscono negativamente sulla salute dell’ambiente e che sono frutto delle nostre azioni. Non si può dare infatti la colpa solo alle fabbriche ma bisogna prendersi la propria dose di responsabilità. Tra i comportamenti che dovremmo cambiare c’è l’uso smodato dell’energia elettrica, i componenti elettronici fanno parte della nostra vita, ma luci, televisioni, caricabatterie, macchinette del caffè ecc…sempre accese, non fanno male solo alla bolletta ma contribuiscono all’aumento di emissioni di CO2. 

Un altro problema è l’immondizia, produrre tonnellate su tonnellate di rifiuti da incenerire è tra le cause peggiori d’inquinamento. Per questo motivo, se vogliamo fare la nostra parte nella salvaguardia dell’ambiente, dovremmo innanzi tutto comprare meno cose contenute nella plastica preferendo il vetro o la carta, cercare di acquistare solo ciò che è necessario o a lunga scadenza per evitare di buttare più cibo di quello che consumiamo. Inoltre, bisognerebbe cercare di sprecare meno, ad esempio usando sempre tovaglioli di stoffa e non di carta, oppure evitare l’acquisto di prodotti già pronti e industriali, favorendo invece quello di prodotti più genuini magari dagli agricoltori e allevatori locali. 

Quindi per combattere l’inquinamento è importante partire dalle nostre piccole azioni quotidiane (come non usare la macchina o fumare meno) sino a chiedere sempre a gran voce il sostegno anche dei governanti al fine di trovare sempre soluzioni più ecologiche per le fabbriche, ma anche per l’illuminazione e il riscaldamento, studiando come portare sempre in più case e uffici sistemi d’alimentazione sostenibili e provenienti da energia pulita.

POTREBBE INTERESSARTI
Cambia impostazioni privacy