Era nato con una malformazione a entrambi i padiglioni auricolari. Affetto da microtia bilaterale, il paziente di 13 anni era fin dalla nascita, vittima di una malformazione congenita molto rara.
Si tratta di un caso che colpisce 5 bimbi su 10 mila. Tale problematica, comporta l’assenza totale della parte esterna dell’orecchio.
Grazie alla nuova tecnologia della stampa 3D, resa possibile da un laboratorio sostenuto dalla fondazione Meyer, T3Ddy, adesso è stato impiantato il padiglione auricolare al bambino.
La procedura precedente alla ricostruzione
I medici avevano prelevato la cartilagine delle costole del tredicenne dopo diverse scansioni fatte l’orecchio della madre, in modo tale da riuscire a rispettare la forma legata a quello che è il patrimonio genetico della sua famiglia. Dopo una lunga preparazione, finalmente è stato possibile impiantare la protesi.
A guidare il team di esperti che ha portato a questo innovativo intervento, è stato lo specialista in chirurgia plastica Flavio Facchini, insieme alla collega chirurgo pediatra, Alessandra Martin. In sala operatoria erano presenti anche gli ingegneri del laboratorio della fondazione Meyer.
Il futuro della medicina ricostruttiva e l’operazione ad alta precisione grazie alla stampa 3D
Quello fatto all’ospedale di Firenze è stato un intervento ad alta precisione che è durato circa 6 ore. Le prospettive per questo tipo di applicazione sono più che incoraggianti, tanto altri sei bambini sono in attesa per essere operati allo stesso modo. Invece, il tredicenne in questione tra un mese sarà nuovamente operato in modo tale da garantire l’impianto della seconda protesi.
Questa tecnica rappresenta il futuro della chirurgia: la ricostruzione viene resa possibile grazie a degli stampati in 3D ottenuti dalla scansione della forma auricolare dei genitori o dei parenti prossimi. Un passo in avanti che rappresenta una vera svolta nell’ambito della medicina!