Ordine dei medici di Verona: ecco le differenze tra test e tamponi

Secondo gli esperti dell’Ordine dei Medici di Verona, commissione attività formative e cultura, C’è una differenza sostanziale tra test sierologici e tamponi. In un documento guida, i medici hanno illustrato quali sono queste differenze. Innanzitutto, hanno spiegato che un’analisi non esclude l’altra. Infatti, i medici hanno sottolineato come si tratta di due facce della stessa medaglia e che vanno tutte e due prese in esame.

La spiegazione dell’Ordine dei medici di Verona

Intanto l’Ordine dei medici di Verona ha spiegato, anche nel documento, tutte le differenze tra test sierologico e tampone. Il test sierologico serve a verificare se il soggetto ha sviluppato gli anticorpi contro il Coronavirus. Riesce a capire se la persona è stata infettata del virus solo se è passata almeno una settimana dal contatto con il Covid19. Inoltre, potrebbe anche dare un quadro molto chiaro sull’immunità. Infatti, abbinato ad un tampone nasofaringeo, qualora il soggetto abbia sviluppato gli anticorpi risultasse negativo significa che è immune a questo tipo di patologia. La differenza sostanziale sta nel fatto che il tampone evidenzia la presenza del virus, mentre invece il test la presenza degli anticorpi specifici.

Come si effettuano i test sierologici

I testi sierologici, come spiegato dall’Ordine dei medici di Verona, si effettuano con un kit monouso in cui si preleva una piccola goccia di sangue e si capisce dalla comparsa della banda colorata, se c’è oppure no l’anticorpo. Poi vi sono anche quelli fatti laboratorio che invece misurano la presenza di anticorpi specifici. Grazie a questo sistema, si avrà un punto di vista certo sul contatto col virus. Invece, il tampone nasofaringeo ha una percentuale di errore di un massimo del 20% e svela se un paziente è negativo o positivo.

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