Prima terapia a base di cellule Car-T a breve

A distanza di un anno dall’approvazione in Europa anche in Italia è arrivata la prima terapia a base di cellule Car-T (Chimeric antigen receptor T-cell). Si tratta di una terapia antitumorale della quale l’agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha autorizzato il rimborso.

La terapia è volta alla cura di alcuni tumori del sangue che non hanno avuto esito con altre terapie presenti attualmente. Si tratta di una tecnica rivoluzionaria che mira a rimettere le cellule riprogrammate nel sistema immunitario del paziente con un sensore, il Car (Chimeric Antigen Receptor).

Questo sensore permette di riconoscere e attaccare le cellule tumorali.

La terapia base di cellule Car-T agisce con cellule geneticamente modificate

La terapia a base di cellule Car-T a breve rientra nel gruppo delle immunoterapie oncologiche e vengono denominate medicine immunocellulari, ovvero che agiscono mettendo nell’organismo cellule geneticamente modificate al posto di una molecola chimica. Si tratta di cure antitumorali innovative e rivoluzionarie, che comunque non sono del tutto recenti.

Nel 2012 la Car-T per la prima volta è stata somministrata ad una bambina fi nove anni, Emily Whitehead. La bambina, che aveva avuto una ricaduta per la seconda ricaduta per Leucemia linfoblastica acuta oggi per fortuna sta bene, ma sono tante le conferme che giungono e che attestano la validità di questa terapia.

A chi può essere somministrata la terapia a base di cellule Car-T

I pazienti a cui può essere somministrata la cura a base di cellule Car-T sono coloro che presentano due tipi di cancro del sangue, la leucemia linfoblastica acuta (ALL) a cellule B e il Linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL).

La terapia dunque può curare solo un ristretto gruppo di persone con tumori del sangue resistenti ai trattamenti disponibili.

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