Temperature in aumento e meduse nelle acque joniche

TARANTO – Con l’estate calda che stiamo vivendo, non c’è cosa migliore che starcene al mare, ma i pericoli possono essere dietro l’angolo e a risentirne è la nostra pelle, non solo per le scottature solari, ma anche da quelle lasciate dalle meduse. Così una giornata spensierata, può trasformarsi in un incubo.

E’ proprio di questi giorni, la foto della gamba di un ragazzo che dopo essersi immerso nelle acque del litorale jonico aveva dei strani segni che avevano pensare alla necessità di una disinfestazione delle acque.

Nessun allarme, poiché si tratta della solita frustata del gruppo zoologico al cui interno ci sono quelle che comunemente chiamiamo meduse.

Le attinie o anemoni, che ci è capitato di incontrare nelle acque del Mediterraneo, causano un effetto urticante nella pelle, che spesso può lasciare segni molti evidenti e un grosso senso di bruciore, simile a quella di un’ustione.

Il biologo marino dell’arpa Puglia, Nicola Ungaro, ci consiglia di tenerci alla larga da questi curiosi organismi, anche se spesso accade che nemmeno ci accorgiamo che ci stanno vicino. Solo quando le acque sono state impregnate della loro sostanza, allora si che sentiamo una sensazione di prurito, fino a un bruciore.

Ungaro spiega che gli cnidari sono animali che hanno sui tentacoli delle strutture chiamate cnidocisti, cioè cellule che hanno al loro interno una specie di aculeo che viene sparato per attaccare la preda o per difendersi. Quando si è colpiti, si sente quella sensazione sgradevole di bruciore.

Si ritiene che l’innalzamento delle temperature incida sull’avvicinamento delle meduse verso le coste e quindi basta prestare maggiore attenzione quando ci si immerge.

Per quando riguarda le attinie, il discorso è diverso, poiché esse vivono suo fondali oppure sugli scogli. Molte persone, facendo il bagno nelle acquee joniche hanno notato migliaia di organismi trasparenti che sono simili alle meduse, ma un altro genere; si tratta degli tunicati taliacei e sono innocui.

Se ne possono incontrare a migliaia, poiché è questo il periodo della riproduzione. Non avendo le cnidocisti, non si corre alcun pericolo; la loro vita è breve, si sviluppano, crescono e muoiono disintegrati.

Quando notiamo la schiuma nelle acque non si tratta di inquinamento bensì sono questi organismi che accumulandosi in particolari zone, nella fase di degradazione creano questo fenomeno naturale.

Per concludere, godiamoci il mare in questo periodo dell’anno perché fa bene alla salute e se ci capita di incappare nelle meduse, è meglio tenerci alla larga.

Nel caso di irritazioni cutanee, lavarsi con acqua fresca e recarsi dal medico per qualche prodotto che allevia il fastidio.

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