Il caro energia preoccupa (e non poco) le imprese del turismo: la nota di Fipe Bar Taranto

TARANTO – Con un comunicato stampa, Paolo Barivelo, presidente provinciale di Fipe Bar Taranto, ha espresso tutta la preoccupazione delle imprese del turismo nei confronti del caro energia in atto. “Gli aumenti previsti per il 2022 incideranno in particolare su bar (100%), ristoranti (73%), su negozi alimentari (62%) e alberghi (61%)”, in base a un o studio condotto da Confcommercio e Nomisma. Infatti, per i bar il costo della bolletta salirà da 4 a 7 mila euro, mentre per i ristoranti i rincari saranno di 5 mila euro (dagli attuali 7 mila). Il gas subirà un raddoppio nei bar (da 5 mila a 10 mila euro) mentre quasi il doppio sarà nei ristoranti (da 11 mila a 19 mila euro).

Caro energia: costi insostenibili per le imprese, ricadranno sui consumatori

Questi sono “costi insostenibili per i pubblici esercizi, anche perché gli aumenti riguardano anche altri settori del commercio e in particolare i negozi alimentari”. Questo andrà a influire sui prezzi, che subiranno per forza di cose un aumento, incidendo così sui consumi. Da segnalare anche la lievitazione della quotazione del petrolio, dopo un periodo di relativa stabilità: in questo caso i rincari ricadranno sui costi dell’autotrasporto merci.

“Serve proroga occupazione suolo pubblico”

Anche il presidente provinciale di Fipe Ristoranti Antonio Salamina ha espresso preoccupazione per questi aumenti, che “andranno a indebolire la dinamica dei consumi”. Dopo due anni di perdite causate dal calo dei consumi (-37% nel 2020 e -28% nel 2021) è necessario pensare a misure di argine. “Attraverso Fipe nazionale stiamo chiedendo innanzitutto le proroghe della cassa integrazione e delle moratorie bancarie”. Altra misura che potrebbe essere utile è la proroga dell’occupazione del suolo pubblico, in scadenza il prossimo 31 marzo. Salamina conclude affermando che a Taranto è stata inoltrata una richiesta di incontro al commissario prefettizio per parlare di tale questione. “Auspichiamo però che sia il Governo, come richiesto da Fipe nazionale, a decidere di prorogare questa importante e concreta misura di sostegno”.

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