Castel Sant’Angelo di Taranto conosciuto anche come Castello Aragonese

Castel Sant’Angelo di Taranto, noto soprattutto con il nome di Castello Aragonese, ha una storia lunga alle spalle. Situato ai confini della zona antica della città, dove il Ponte girevole unisce l’isola al borgo, il Castello è frutto di una serie di ricostruzioni che sono state fatte nel corso dei secoli.

Il primo nucleo di Castel Sant’Angelo di Taranto risale all’epoca bizantina, quando i popoli avevano bisogno di difendersi dagli attacchi dei Saraceni e della Repubblica di Venezia. Proprio per questi motivi fu eretta la fortificazione fatta in particolar modo di torri alte e strette, strutturate apposta per poter respingere con le lance e le frecce il nemico, ma ideali anche per lanciare pietre ed olio bollente dall’alto.

La realizzazione del primo canale navigabile risale invece alla metà del XV secolo, per ordine di Ferdinando II d’Aragona, che volle ampliare e rimodernare il castello per poter utilizzare i cannoni. Da qui la trasformazione con torri larghe e basse, rampe e corridoi per poter spostare velocemente l’artiglieria.

Castel Sant’Angelo di Taranto trasformato nel corso dei secoli

In seguito alle trasformazioni avvenute sotto l’influenza spagnola, dal XVIII secolo Castel Sant’Angelo di Taranto fu destinato a luogo di detenzione ed a caserma. Il castello disponeva di 5 torri, quattro intitolate a San Cristofalo, San Lorenzo, alla Bandiera ed alla Vergine Annunziata che formavano un qadrilatero, mentre la quinta, la torre Sant’Angelo, fu distrutta verso la fine del XIX secolo per ampliare il canale navigabile e realizzare il Ponte girevole.

Nel 2003 la Marina Militare Italiana diede inizio ad un’opera di restauro del Castello per riportarlo alla struttura Aragonese, con l’intento di ripristinare mura e pavimenti nella loro versione originaria e quindi riaprire corridoi, locali e passaggi. Durante l’opera di restauro sono emersi dettagli e reperti che raccontano la storia di questo castello e le vicissitudini che ha attraversato nel corso dei suoi quasi tremila anni.

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