Fish and Chips, filo diretto tra Taranto e Corfù: il progetto

Fish and Chips è un progetto europeo basato sul mare, la pesca, lo sviluppo economico e il turismo di due aree precise: Taranto, in Puglia, per l’Italia, e l’isola di Corfù, per la Grecia. Insomma, non si parla del tradizionale cibo inglese, bensì di un progetto europeo dedicato al mare. Fish and Chips, infatti, è un acronico che sta a significare FISHeries and Culturale Heritage, Identity and Partecipated Societies. Questa risulta essere un’iniziativa interregionale finanziata dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (piano 2014-2020) con 900 mila euro, finalizzata alla valorizzazione delle tradizioni e del territorio.

Fish and Chips: Taranto e Corfù nel nome della tradizione

Il progetto in questione prevede un’interconnessione profonda tra mare, pesca, itinerari turistico-archeologico, sviluppo economico e delle attività che operano nei territori, fortemente accelerate nel corso della stagione estiva, un po’ meno nel resto dell’anno.

Tra i conduttori del progetto (versante italiano) vi è il Dipartimento degli Studi Umanistici dell’Università di Foggia, nonché il Dipartimento del Turismo, Economia della Cultura e valorizzazione del Territorio della Regione Puglia e Confcommercio Imprese per l’Italia-Taranto. Sul versante greco troviamo coinvolti il Dipartimento di Storia dell’Università delle Isole Ionie e l’Eforato delle antichità di Corfù. Prendono parte al progetto anche il Museo Nazionale Archeologico di Taranto-MArTA e l’Associazione dei Pescatori di Petritis.

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Le finalità del progetto europeo riguardano l’identificazione del patrimonio culturale della costa italiana, con lo scopo di preservarlo e arricchito tramite esperienze di viaggio che favoriscano la cultura locale e la vera identità del territorio in questione, con un occhio alla tradizione.

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