Fortezza de Laclos di Taranto

La Fortezza de Laclos di Taranto è una costruzione risalente all’epoca napoleonica e al suo dominio nella città. Costruita nel 1801 sull’isoletta di San Paolo, la fortezza si trova nel mezzo di tre vie di accesso a Mar Grande, quindi proprio di fronte alla città. La Fortezza de Laclos ebbe un ruolo determinante per la difesa di Taranto, sin dal momento in cui l’imperatore volle farne il suo avamposto nel mar Mediterraneo.

L’opera fu affidata alla supervisione del generale d’artiglieria Pierre Choderlos de Laclos, che però non la vide ultimata perché morì nel 1803 nel convento di San Francesco d’Assisi di Taranto. Laclos fu seppellito nella piazza d’armi dentro il forte perché non aveva voluto l’estrema unzione. Quando il forte doveva essere restaurato, verso la prima metà dell’ottocento, si presume che le sue spoglie fossero state gettate in mare per motivi di odio verso i francesi.

Una volta finita la funzione del forte, dopo che le truppe napoleoniche andarono via, cadde in abbandono fino a quando i francesi non tornarono di nuovo a Taranto nel 1806 con 13.000 uomini. Di questi molti morirono però per strada. I francesi rimasero a Taranto fino al 1815.

Fortezza de Laclos abbattuta alla fine dell’800

La fortezza de Loclos fu abbattuta alla fine dell’800, nel corso dei lavori di costruzione della batteria Vittorio Emanuele II (poi Umberto I) che è un esempio ammirevole di architettura militare del passato.

La costruzione della batteria è di grande importanza in particolare perché è coperta di blocchi di calcare proveniente dalle vicine Murge, dove si possono osservare i resti fossili di un organismo bivalve che viveva circa 100 milioni di anni fa, che è scomparso del tutto. Proprio per questo motivo esiste un progetto che dovrebbe avere lo scopo di utilizzare l’intera isola di San Paolo come area naturale protetta.

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