Giardini Peripato di Taranto

Polmone verde della città di Taranto, i Giardini Peripato dominano dall’alto il Mar Piccolo, a ridosso del convento di Sant’Antonio. L’area, che si estende per poco meno di 5 ettari, custodisce tracce antichissime del passato. La superficie, prevalentemente pianeggiante, presenta dislivelli di modesta entità, mentre la zona a nord presenta una scarpata completamente coperta da vegetazione, con un balcone dal quale si gode una vista mozzafiato.

Anticamente la villa era di proprietà della famiglia De Beaumont. Nel 1863 gli orti furono trasformati in un parco aperto occasionalmente al pubblico. Con il loro ultimo discendente, l’area divenne residenza di villeggiatura con funzioni di rappresentanza, poi, nel 1913 la proprietà fu donata al Comune di Taranto, a patto di mantenerne la destinazione d’uso. Il giardino ospita il busto di Leonardo da Vinci, che si trovava sulla nave omonima, affondata nel 1916 nel Mar Piccolo. Ma i Giardini Peripato costituiscono una riserva archeologica indiscutibile: già nel XVI e nel XVII secolo furono fatti degli scavi e altri scavi effettuati in tempi recenti hanno permesso di individuare una serie di strutture murarie, attribuibili ad abitazioni, realizzate a partire dalla prima età imperiale. Nel 2004 altre indagini sono state condotte nel sito, per portare alla luce altre scoperte interessanti.

L’architettura di quest’area verde sottolinea e valorizza la storia del paesaggio tarantino, e anche la produttività del giardino viene esaltata, grazie alla presenza di alberi da frutto e a tantissime piante di agrumi. Le specie vegetali presenti nell’area appartengono prevalentemente alla flora autoctona; tra gli alberi ad alto fusto vi sono pino d’Aleppo, lecci, siliquastri, platani, tigli e cipressi ma di recente sono stati introdotti anche esemplari di palme, robinie, cedro, magnolie, ippocastani e alberi del falso pepe. Invece, nelle numerose siepi presenti all’interno del parco si trovano sia specie arbustive tipiche della macchia mediterranea, come alloro, pungitopo, viburno, alloro, tuie e pittospori.

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