Mottola. Visitiamo la Chiesa di Santa Maria Assunta

Nel pieno centro storico di Mottola si trova la Chiesa di Santa Maria Assunta le cui origini sono incerte.

Le informazioni più accreditate sono date dagli storici Marco Lupo e Michele Lentini che la collocano al X secolo, periodo dopo il quale la Cattedrale venne distrutta e precisamente nel 1102. La ricostruzione fu fatta ad opera del cancelliere Muarcaldo e finalmente nel 1198 venne completata. In questa occasione venne aggiunto un pulpito.

Nel corso degli anni, la chiesa è stata più volte rimaneggiata, ampliata e abbellita fino al 1507, com’è indicato dall’iscrizione dell’architrave della porta maggiore.

La torre campanaria nata con funzione difensiva, è antecedente alla costruzione della chiesa, ma Monsignor Ildefonso Ortiz Cortes fece inserire nel campanile tre campane, dedicate una all’Immacolata, nel 1777, a Santa Maria, nel 1787 e a Sant’Antonio, nel 1789.

Nel 1818 venne abbattuta la volta in legno e rimessa a tufo. Tra il 1880 e il 1901, vennero svolti dei lavori di restauro al “Campanile monumentale” a spese del Comune di Mottola.

Nel 1890 il campanile diventa monumento nazionale.

La Cattedrale ha un’architettura esterna in stile romanico. E’ caratterizzata dalla presenza di due leoni stilofori che sorreggono le due colonne situate ai lati della porta maggiore. Al di sopra dell’ingresso si nota un rosone.

La chiesa ha una forma longitudinale con una navata centrale e due navate laterali, attraversate dasei colonne. 

Nella navata di sinistra si trova il Fonte Battesimale risalente al XII secolo e nel 2013 è stato ricollocato dopo un accurato lavoro di restauro.

E’ sormontato dal quadro realizzato dal Sacerdote Nicola Musco intorno alla prima metà del XX secolo raffigurante il Battesimo di Gesù e tre altari dedicati alla Madonna del Rosario, alla Madonna di Ostra Brama e a Gesù Bambino.

All’interno di due nicchie vi è la Madonna di Lourdes e la Madonna della Divina Grazia.

L’altare è sormontato da una tela raffigurante la Madonna con il Bambino tra San Vito Martire e San Francesco da Paola.

In fondo alla navata si trova la Cappella del Santissimo Sacramento con un altare dominato da una pittura dell’Ultima Cena, ad opera del pittore napoletano Gennaro Maldarelli. La pittura è stata restaurata nel 2013. Sull’abside si trova un dipinto raffigurante l’Assunta con San Tommaso, realizzato nel 1706 dal pittore Nicola Malinconico.

Ci sono altre tre tele, affrescate su pietra e raffigurano San Tommaso Becket, San Paolo e Santa Lucia la quale è stata restituita a Mottola il 26 Novembre 2017, poiché era stata collocata in precedenza nella Sala espositiva della Regione Puglia a Roma.

Possiamo osservare le tombe a sedile rinvenute durante i lavori di restauro ed un antico tabernacolo risalente al 1489 scavato all’interno del muro, ove attualmente sono collocati gli Oli Santi.

Lungo la navata sinistra sono posti altri quattro altari dedicati a San Tommaso di Canterbury, Patrono della città, a San Giuseppe, al Sacro Cuore di Gesù e a Sant’Antonio. Sotto la nicchia contenente il Santo di Padova è collocata la teca di Gesù Morto.

 

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