Palagiano. Un paesaggio omerico incastonato lungo il corso del fiume Lato

Con i suoi 16109 abitanti, Palagiano rientra tra i comuni del Parco delle Gravine joniche dal 2005.
Un territorio incontaminato, lungo il litorale jonico tarantino. Si tratta della Riserva  naturale Stornara, conosciuta come la “Pineta dell’Appia”.

Il territorio è caratterizzato da lame.  Esistono delle riserve naturalistiche con generi di fauna come gli storni e una vegetazione rigogliosa come il pino d’Aleppo.

Dal punto di vista artistico si possono trovare chiese rupestri, come la chiesa rupestre Santa Maria di Lenne.

Nel corso della storia, Palagiano venne infeudata, finchè nel 1806 divenne un comune con il proprio sindaco.

Gli abitanti hanno incentrato la loro economia nella coltivazione di agrumi e vigneti che hanno permesso lo sviluppo della città e di grosse imprese.

Nel centro storico vi sono diverse chiese. La Chiesa Matrice di Palagiano, risalente al XVIII secolo, si presenta con una facciata semplice e all’interno, a una sola navata, si trova una tela dell’Annunciazione e una ad olio “Madonna dei Miracoli”, entrambe dell’ XVIII secolo e  la tela “Crocifissione tra le anime purganti”, della prima metà del XIX secolo. Ci sono anche diverse statue come quella raffigurante San Francesco e di San Rocco, il Santo Patrono.

Poco distante possiamo trovare la Chiesa dell’Immacolata che è la più antica del paese. E’ sviluppata secondo i canoni Francescani, di cui però è rimasta traccia solo del chiostro e della pianta d’aula unica della chiesa.

Di costruzione più recente è la Chiesa di San Nicola che negli anni è stata allargata per comprendere più di 400 posti a sedere. Si presenta in stile Romanico semplice. All’esterno ci sono tre mosaici raffiguranti alcune scene della vita di Gesù.

Possiamo scorgere anche la Chiesa benedettina di Santa Maria di Lenne e il Santuario Madonna della Stella.

Il centro storico di Palagiano è costituito da due rioni: La Terra e Il Convento. In ogni rione si trovano diversi palazzi signorili tra cui il Palazzo Baronale chiamato il Castello. Attualmente è in stato di degrado.

Nel territorio sono stati rinvenute necropoli con al loro interno tombe, corredi funerari, vasi, ceramiche e dipinti del IV-III secolo a.C.

Nella città di Palagiano si trova un frantoio che risale al 1805. Il sito è stato preso in considerazione dal FAI Fondo per l’Ambiente Italiano, nel progetto I luoghi del cuore.

POTREBBE INTERESSARTI
Cambia impostazioni privacy