Sava. Una piccola perla che conserva la sua storia nei meandri della terra

Custodita all’interno della provincia di Taranto, Sava è famosa per la sua produzione di olio d’oliva e del conosciuto e apprezzato vino “Primitivo”.
Si trova in una zona collinare delle Murge Tarantine a 107 metri al di sopra del livello del mare.

Le prime tracce dell’esistenza di questo paese risalgono al 1417, ma il Casale di Sava divenne poi disabitato, a causa di continue incursioni durante le guerre di successione tra Angioini e Aragonesi.
Nel corso degli anni, si ripopolò e la popolazione fuggita dai casali di Aliano, Pasano e S. Maria di Bagnolo si rifugiava nel centro dei Castelli. Da qui nacque Sava.

Ricca di architetture e luoghi di interesse culturale e religioso, nel centro storico si possono scoprire diverse Chiese. Il Santuario della Madonna di Pasano realizzato in epoca bizantina come testimonia l‘icona della Madonna con Bambino conservata al centro dell’altare, restaurata varie volte nel corso degli anni.
La Chiesa Madre, dedicata a San Giovanni Battista. Al suo interno è formata da tre navate e quella centrale della chiesa, di costruzione più antica, risale al XVI secolo, mentre la facciata fu rimaneggiata in stile neoclassico nella seconda metà dell’Ottocento. Possiede un campanile in stile tardo Barocco e alto 43 metri.

Altre chiese sono quella di San Francesco ed ex Convento francescano, dell’Immacolata Vecchia, l’ex Chiesa di Santa Filomena, della Croce, dei Santi Medici, della Mater Domini, della Sacra Famiglia chiamata di San Luigi costruita negli anni novanta. Possiede un campanile alto 30 metri.

Tra le architetture civili si trova il Palazzo Baronale, sede del municipio dal 1884 e Palazzo Spagnolo Palma.

Al di sotto della città di Sava esiste una rete di gallerie e cunicoli che gli studiosi e gli storici ritengono riconducibili a un insediamento precedente presumibilmente di Castelli. A tutt’oggi non sono stati avviati degli studi che possano chiarire meglio di cosa si tratti.

Nel corso degli anni, scavando per costruire le abitazioni sono state rinvenute diverse tombe con annessi corredi funebri. Ciò fa presumere l’esistenza di una vera e propria necropoli estesa lungo tutta la zona compresa tra la via per Taranto e l’ex Chiesa di Santa Filomena.

Nel territorio si possono visitare diverse grotte come la Grotta di Grava Palombara a cui si accede da una scalinata e la Grotta della Campana d’Oro.

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