Statte. Le masserie Spagnolo, Sava e Todisco

La Masseria Spagnolo oggi è un punto di riferimento per ospitare eventi di una certa eleganza e ricercatezza ed è conosciuto come Castello Spagnolo. E’ ben lontano dalla destinazione di un tempo quando la masseria era un centro di lavoro e produzione. Al piano terra ospitava le stalle, il magazzino, il deposito degli attrezzi e gli alloggi per i lavoranti. La casa patronale, invece, si trovava al piano superiore. Il suo nome era dovuto ad un cavaliere spagnolo, Fabiano De La Torre che ne era stato il proprietario fino al cinquecento.

Nell’800, la masseria subì delle importanti modifiche che ne hanno mutato l’aspetto, trasformandola in un edificio con le caratteristiche di un castello medievale con le orlature disposte sopra. Accorpata al castello, sorge una cappella con campanile a torretta. Nella parte retrostante vi era un tempo un bel giardino che accoglieva i nobili nelle ore di svago.

La masseria Sava si presenta con delle mura di cinta che permettono l’accesso grazie a un sobrio portale. A fianco della masseria si trova una piccola cappella in cattivo stato. Al di sopra di essa si eleva un timpano e anche un campanile a vela, in pietra tufacea corrosa dalle intemperie. Il corpo di fabbrica principale della masseria è caratterizzato dalla presenza di garitte con pinnacoli aventi la funzione difensiva. I fabbricati intorno, dall’aspetto molto spartano, erano destinati alle stalle e ai magazzini. Una neviera aveva la funzione della raccolta della neve.

La masseria Todisco risale al XVI secolo e si presenta con garitte e torri di avvistamento tali da renderla un edificio fortificato. E’ posta a ridosso di un dirupo della gravina e proprio perché ebbe delle funzioni difensive che nel tempo ha subito dei danni. Nel corso dell’800 è stata rimaneggiata per volere dei D’Ayala Valva, divenuti i proprietari proprio in quel periodo.

La masseria è di notevole interesse storico e ha le caratteristiche architettoniche e morfologiche di un casale. Possiede un frantoio ipogeo, composto da due macine e da una batteria di torchi alla genovese. Al piano sottostante vi sono delle stanze che un tempo erano adibite alla raccolta delle olive e anche come dimora degli animali e di coloro che svolgevano attività artigianale.

 

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