Taranto. Area Necropoli di Via Marche. Dall’età arcaica a quella ellenistica

All’interno di quest’area archeologica vi sono circa 140 sepolture. Grazie agli scavi effettuati si ha avuto modo di scoprire questo sito utilizzato per usi funerari dalla fine del VII secolo fino alla metà del IV secolo a.C.
L’area così organizzata, consente ai visitatori di muoversi in maniera agevole all’interno della necropoli della città greca, il cui impianto subisce un grande sviluppo a partire dalle vicende politiche del V sec. a.C. E’ proprio in questo momento che avviene un ampliamento dell’abitato con la costruzione della cinta muraria difensiva e l’organizzazione di una rete stradale regolare che si estende sino alla necropoli.

La distribuzione delle sepolture ha rispettato assi viari già esistenti in età arcaica, due in senso nord–sud ed uno in direzione est–ovest.

Nel sito vi sono diverse tipologie di tombe, da quelle a sarcofago a quelle più semplicemente scavate nella terra o nella roccia, oppure rivestite da lastre di carparo.

Fra le tombe a camera, emergono quelle appartenenti a nuclei sociali più agiati, risalenti al  IV ed al III sec. a.C. periodo in cui si adotta la pratica della monumentalizzazione del sepolcro, interdetta dalle “leggi sul lusso” del secolo precedente che avevano imposto un sistema più semplice e meno sfarzoso delle architetture e dei riti funerari.

Nei punti nodali degli isolati e all’incrocio degli assi stradali, sono individuabili otto tombe a camera, di epoca risalente fra il IV e il III secolo a.C. Due di queste sono interamente costruite con blocchi squadrati di carparo, mentre le altre, fornite di dromos di accesso, sono ricavate nella roccia e nella parte superiore sono completate con blocchi regolari e cornici aggettanti.

La maggior parte delle pareti sono intonacate e dipinte. All’interno, queste tombe presentano un kline che non è altro che un letto funebre, intagliato nella roccia, con piedi decorati e con modanature e superfici intonacate e dipinte.

Grazie ai finanziamenti dell’Unione Europea, questo sito, di rilevanza storica e culturale è fruibile dal pubblico.

 

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