Taranto. Museo archeologico nazionale conosciuto in tutto il mondo

Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MArTA) è un centro museale che racchiude una delle più grandi collezioni di manufatti dell’epoca della Magna Grecia, tra cui i famosi Ori di Taranto.

Ogni anno vi giungono molti turisti a visitare le meraviglie racchiuse in questo museo. Basti pensare che nel 2016 si è arrivati a 85.000 visitatori.
Il Museo Archeologico di Taranto fu fondato nel 1887 e si trova in Corso Umberto I al numero civico 42, luogo dove un tempo si trovava l’ex Convento di San Pasquale di Baylon, edificato nel XVIII secolo.

Il Museo Archeologico è rimasto chiuso per ben sette anni, dal 2000 al 2007, per lavori di restauro e ampliamento.

E’ strutturato in diversi piani che ospitano diverse sezioni. Il piano rialzato del museo è utilizzato per esposizioni temporanee e convegni.

Il primo piano ospita la sezione greco-romana relativa all’insediamento nel territorio tarantino.Il secondo piano, realizzato solo nel 2016, ospita la sezione preistorica del Paleolitico e dell‘età del Bronzo inerente all’intero territorio pugliese.

Si possono trovare ceramiche risalenti al 580 a.C. Sculture in marmo, tombe monumentali, sculture in pietra tenera, ceramiche delle necropoli e oreficerie.

Due sale sono dedicate alle sculture in marmo risalenti all’età ellenistica.

Alcune sale del museo sono, infine, dedicate ad una mostra permanente sulla società aristocratica a Taranto tra il VI ed il IV secolo a.C.

Tra i reperti esposti, si possono visitare:

  • sculture in marmo, tra le quali la “Statua acefala di divinità femminile”, la “Kore” del 500 a.C., la “Testa di Herakles“, la “Statua votiva di Athena“.
  • i corredi funerari, tra cui la “Kylix con la maschera della Gorgone”, la “Kylix del Pittore dei pesci”, i gioielli in oro con il prezioso “Diadema”, le “Coroncine”, gli “Orecchini a disco con tre pendenti”.
  • la “Tomba dell’Atleta”, attribuita ad un uomo vissuto a Taranto presumibilmente nel V secolo a.C.
  • la collezione di statue, tra le quali lo “Zeus” da Ugento (LE) in bronzo, la “Testa di Afrodite”, il “Corpo di Ninfa”.
  • la collezione di ceramiche provenienti dalla necropoli, tra le quali il “Bronzetto di un cavallo”, “Aryballos”, “Skyphos del Pittore di Teseo”, le tre “Kylikes”.

 

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