Taranto. Torre dell’Orologio nel borgo antico della città

La Torre dell’Orologio fu costruita nella seconda metà del Settecento. Inizialmente era senza il corpo poligonale avanzato e la cuspide campanaria che vennero aggiunti successivamente.

Si presenta in bella mostra nel centro storico della città di Taranto, sul lato orientale della Piazza Fontana, già Piazza Grande e rappresenta l’unico monumento rimasto nel complesso della Cittadella, una fortificazione che comprendeva Torre di Raimondello che fu demolita assieme alle altre fortificazioni per motivi di odio verso il medioevo.

La torre fu il simbolo della municipalità, posta in un luogo che rappresentò il punto nevralgico per gli scambi commerciali della città; vi era il mercato ortofrutticolo, la dogana del pesce e l’ingresso dal Ponte di Porta Napoli.  Di conseguenza, per l’epoca rappresentò un simbolo fondamentale di potere cittadino.

Solo nel 1799, fu aggiunto alla torre il corpo poligonale avanzato, mentre le campane, una più piccola e l’altra più grande erano già state inserite rispettivamente nel 1756 e nel 1818.

Verso la fine dell’800, degli artigiani napoletani della ditta E.O. Caccialupi, costruirono l’orologio meccanico situato sul prospetto principale.

La torre dell’Orologio, fu sottoposta a dei restauri di tipo conservativo nel 1983, ad opera dell’Architetto Franco Blandino, che permisero alla costruzione di essere recuperata dallo stato di abbandono in cui versava, facendola tornare all’originario splendore. Tutti gli elementi architettonici sono stati mantenuti.

Oggi, sulla torre figura una targa che riporta due quartine di un’opera scritta dal poeta e commediografo tarantino Don Diego Marturano che dedicò al monumento una bellissima lirica da titolo: U relogge d’a Chiazze.

POTREBBE INTERESSARTI
Cambia impostazioni privacy