Taranto destinazione turistica smart: ecco il Contratto

TARANTO – Sono stati due giorni molto importanti quelli del 29 e 30 aprile, con il Forum di Manageritalia Puglia, Calabria e Basilicata Taranto Turismo, finalizzato al rilancio turistico dell’area jonica, che si è concluso con la definizione di un Contratto per Taranto destinazione turistica smart. In queste due giornate il programma ha visto diversi workshop e approfondimenti che hanno visto protagonisti esperti del settore turistico, operatori e istituzioni.

“Servono competenze e managerialità”

La bellezza, purtroppo, da sola non basta: quello che manca a Taranto, e spesso a tutte le altre località italiane che a volte peccano di presunzione rispetto a località straniere che hanno di meno ma sanno valorizzarlo, è un po’ di marketing. “Servono competenze e managerialità: siamo qui oggi per avviare progettualità su questi temi e arrivare a risultati concreti”, ha spiegato il presidente di Manageritalia Puglia, Calabria e Basilicata Giuseppe Monti. Ma è bene anche vedere i lati positivi di una città come Taranto, che è spesso nota per i suoi lati oscuri: ne è convinto il presidente di Manageritalia Mario Mantovani, per il quale “si parla di Taranto da tanto tempo per suoi problemi; è bello parlarne oggi per le opportunità e la rinascita che con questo Forum ci impegniamo a progettare”.

Taranto destinazione turistica smart: infrastrutture fondamentali

Fondamentali sono le infrastrutture, considerando l’Alta Velocità, l’aeroporto, la tanto attesa Strada Regionale 8, il comparto delle crociere, che rappresenta un punto di riferimento per Taranto e a dimostrarlo sono i numeri degli ultimi anni. Importante sarà anche il coinvolgimento dei cittadini, come ha spiegato bene Francesco Saverio Massari (Università LUM), per il quale “i cittadini dovranno essere chiamati a co-creare le esperienze turistiche e a essere punti di riferimenti per i visitatori”.

Il turismo dopo il 2020

Bisogna prendere in considerazione che il 2020 è stato un anno spartiacque per il turismo: “Quello che funzionava prima, probabilmente non funzionerà in futuro”, ha detto Josep Ejarque (FTourism&Marketing). Taranto deve essere destinazione turistica smart e per farlo può seguire due modelli di riferimento: Malaga e Matera. Il lato turistico è stato esplorato grazie a vie parallele produttive: “L’area di Malaga è la Silicon Valley europea”, spiega Mark Sanderson di Ayunamiento de Malaga. “Alcune delle numersoe company high tech si sono impegnate in progetti digitali che hanno reso la città una vera e propria smart city”. Brandizzazione, competenze, politiche di fidelizzazione e mappatura dei luoghi sono stati gli elementi alla base del successo di Matera, afferma Rebecca Raponi di Fondazione Matera-Basilicata 2019.

Diversi progetti per Taranto

Infine il Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Taranto Gianfranco Chiarelli è intervenuto affermando che sono già diversi i progetti in porto per lanciare il turismo a Taranto, tuttavia “serve sinergia tra istituzioni, pubblico e privato”, serve pertanto managerialità e visione a lungo termine per far sì che il Contratto per Taranto destinazione turistica smart abbia quel lieto fine che tutti si aspettano.

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