Gaia Silvestri (Movimento 5 Stelle) contro la tassa di soggiorno: “I turisti non ci sono”

MASSAFRA – La capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Gaia Silvestri esprime la propria contrarietà nei riguardi della tassa di soggiorno a Massafra, alla luce dell’approvazione della misura nel bilancio di previsione finanziario 2022-2024. La tassa, che non è stata ancora attivata, ha suscitato dubbi e polemiche, considerando anche che i turisti non ci sono e quelli che ci sono vengono “solo per pernottare a prezzi accessibili per andare a visitare paesi vicini”.

Tassa di soggiorno a Massafra? Le stime sulle entrate

La Silvestri ricorda che l’imposta di soggiorno è un tributo applicato ai turisti nelle strutture ricettive di capoluoghi di provincia, città di interesse storico-artistico e città a prevalenza turistica. Nella previsione di bilancio si stimano entrate per 30 mila euro nel 2022 e per 60 mila euro sia nel 2023 sia nel 2024. L’approvazione della misura chiude i cancelli a una qualsiasi proposta, ma la Silvestri non demorde e incita a un ragionamento sul merito.

Il ragionamento di Gaia Silvestri (Movimento Cinque Stelle)

“Il rapporto dell’Osservatorio regionale sul turismo sostiene che nel 2020 a Massafra vi sono stati 3.885 arrivi (turisti che hanno soggiornato almeno una notte), a fronte di una offerta ricettiva comunale totale di 384 posti letto”. Per la capogruppo consiliare M5S “siamo ben lontani dai numeri raggiunti non solo dal capoluogo ionico, ma anche da altri centri della provincia come Castellaneta (quasi 250 mila presente nel 2021), Manduria (62.3349), Martina Franca (oltre 61 mila), Ginosa (59.364) e Pulsano (57.654)”. Alla luce di queste considerazioni, “che senso ha prevedere ora l’imposta di soggiorno? L’amministrazione ha previsto zero euro di investimenti in conto capitale da dedicare al turismo per i prossimi tre anni e di tassare quei pochi turisti che vengono, incassando (forse) una somma così modesta da essere irrilevante. Cui prodest?” Per la Silvestri sarebbe stato meglio “investire nel turismo, mettere in sicurezza i beni storici patrimoniali, lanciare i progetti in itinere e iniziare la capitalizzazione di un bacino di turisti più ampio”.

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