Arcivescovo di Taranto: “acciaio mondiale non vale una vita”

TARANTO – Nel corso della Settimana sociale di Taranto 2021, l’arcivescovo tarantino ha dichiarato: “Tutto l’acciaio del mondo non vale quanto la vita di un solo bambino”. Purtroppo la città resta una realtà problematica e il futuro è alquanto incerto. Come Michele Emiliano, anche Santoro si sofferma sul dualismo salute e lavoro e il vero cambiamento deve salvaguardare tutti. Inoltre ci tiene a precisare che la Chiesa Italiana fa sempre sentire la propria presenza.

Mons. Filippo Santoro su Taranto “realtà grafiante”

“Taranto rimane una realtà graffiante, che ci costringe ad essere sentinelle, che immette dentro di noi un’inquietudine, una scomodità perché veniamo sospinti verso l’incudine e il martello della scelta fra salute e lavoro, con il racconto ingeneroso del profitto che decide sulla salute, sulla vita dei tarantini. Abbiamo ascoltato in questa Settimana ministri del Governo italiano ed europeo, sindacalisti, tecnici, economisti, ambientalisti. Siamo ancora più convinti che non è procrastinabile un profondo cambiamento di rotta per una vera transizione ecologica e che non metta più il profitto e l’acciaio innanzi alla salute perché come abbiamo ascoltato: ‘tutto l’acciaio del mondo non vale quanto la vita di un solo bambino”.

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“La presenza della Chiesa Italiana dice tutta la vicinanza della Chiesa a Taranto ma che situazioni come quella tarantina sono presenti in varia forma, anche se con proporzioni e situazioni differenti, in tutto il Paese e nel Pianeta”. Queste le parole di Santoro pronunciate nel corso della giornata conclusiva della Settimana sociale 2021.

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