Per le giornate di martedì 1 e mercoledì 2 marzo è previsto uno sciopero dei medici di base a livello nazionale. L’agitazione riguarderà anche i medici pugliesi. In regione si stima la chiusura di circa 300 studi medici. Le ragioni della protesta sono da ricondurre agli ultimi due anni di pandemia, e in particolare al rifiuto da parte del Senato di riconoscere una indennità alle famiglie dei 400 medici che sono morti “sul campo”, ovvero di Covid. A tutti loro sarà dedicato 1 minuto di silenzio che i manifestanti faranno sotto al ministero della Sanità a Roma, durante il corteo del 2 marzo.
Sciopero medici di base: tutti i motivi
Le ragioni della protesta riguardano anche i diritti dei lavoratori, con la pandemia letteralmente spariti, il riconoscimento dell’infortunio sul lavoro, lo svolgimento di mansioni che differiscono da quelle per cui si chiamati a operare (burocrazia in primis) e soprattutto la carenza di personale, che potrebbe assumere proporzioni ingenti entro il prossimo quinquennio, con tutte le dirette conseguenze sotto l’aspetto sanitario e dei servizi al cittadino.