Argento, come riconoscere quello falso da quello vero: ecco la guida completa

L’argento si trova al 2° posto tra i metalli preziosi che solitamente vengono in mente, essendo uno dei primi elementi considerati tali nella storia umana antica, ed anche se oggi ha perso peso effettivo nel contesto finanziario, l’argento mantiene un enorme incidenza anche sul mercato dell’usato e come risorsa effettivamente impiegabile attraverso vari metodi di utilizzo essendo anche oggi probabilmente più diffuso dell’oro in settori come quello della gioielleria. Ma l’argento proprio in virtù di questa forma di livello di “preziosità” risulta essere ovviamente anche replicato in modo illecito quindi falsificato, quindi “imitato”. Come riconoscere l’argento vero da quello falso?

Esistono numerosi metodi, ed un occhio esperto non ha bisogno di troppo tempo per capirlo.

Ma è possibile anche impiegare alcuni metodi puramente scientifici per capire immediatamente se siamo davanti ad un pezzo  di argento “sospetto”.

Come riconoscere l’argento falso da quello autentico?

argento come riconoscere

Simile per certi versi all’oro, molto duttile, estremamente lucente soprattutto se sottoposto a lucidatura (riesce ad essere addirittura più brillante dell’oro), l’argento trova applicazioni ovunque e pur non arrivando a valori importanti dell’oro o del platino risulta essere facile impiegarlo come risorsa di pagamento, in quanto la sua rarità e tale da renderlo effettivamente un metallo prezioso e ricercato ma anche molto adatto ad essere impiegato in contesti vari.

Il primo “segnale” di una potenziale autenticità è da ricercarsi nella dicitura riportata che deve essere un numero, circondato da un cerchio o un ovale, ad esempio 925 o 800 che sono le leghe di argento maggiormente diffuse in senso assoluto.

Se invece è presente la scritta ARG solitamente questo indica solo una placcatura quindi una rivestitura in tale metallo e questo ovviamente ne riduce quasi a zero il valore economico.

Ma anche se è presente la punzonatura  giusta, l’argento va testato nella sua autenticitià, utilizzando sistemi molto semplici ad esempio una semplice calamita: se il magnete viene attratto dall’oggetto in argento, significa che quest’ultimo è non autentico in quanto l’argento non è ferromagnetico, l’attrazione è causata da un contenuto di metalli non nobili al suo interno.

Oppure si può fare ricorso al ghiaccio che è uno dei metalli più conduttivi di tutti quindi sistemando un cubetto o un pezzo di ghiaccio sulla superficie, se questo è effettivamente formato in gran parte da argento, il ghiaccio tenderà a sciogliersi in pochissimi secondi come se fosse stato sistemato su qualcosa di effettivamente caldo.

Esistono poi anche online numerosi kit anche economici per comprendere facilmente lo stato di autenticità dell’argento.

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