Presentato a Massafra il Piano del colore

MASSAFRA – Presentato alla città il Piano del Colore del Centro Storico. A palazzo della cultura “Nicola Lazzaro” di Massafra lo scorso 29 ottobre si è tenuto un incontro in cui amministratori e tecnici hanno incontrato la città per far conoscere il nuovo strumento urbanistico.

«Il Piano del Colore del Centro Storico – ha spiegato il sindaco Quarto aprendo i lavori – vuole sottolineare quanto grande debba essere il senso di responsabilità verso il nostro patrimonio architettonico. Il colore – ha specificato il primo cittadino – è recupero di identità, ciò che siamo stati e in che modo dobbiamo proiettarci verso quello che vogliamo essere. Il Piano del Colore – ha ricordato il sindaco – si accosta agli altri strumenti urbanistici adottati e in fase di adozione ed è una scelta di responsabilità.»

Il Piano del Colore del Centro Storico è un modo di regolamentare e disciplinare i lavori di manutenzione e restauro delle parti esterne degli edifici secondo regole ben determinate.

Nel suo indirizzo di saluto, l’assessore all’Urbanistica Paolo Lepore ha sottolineato che l’obiettivo del Piano è recuperare, secondo regole ben definite, un Centro Storico di qualità.

L’arch. Luigi Traetta, dirigente della Ripartizione Urbanistica, ha voluto chiarire che: «il Piano del Colore non è un sistema ulteriore di regole coercitive, ma dinamiche e flessibili, affinché ogni intervento nel Centro Storico dia qualità e certezza ai tecnici e ai proprietari degli immobili interessati.»

Presentato a Massafra il Piano del colore

Si è entrati nel vivo dei lavori con l’arch. Maristella Maraglino, redattore del Piano. Chiara e puntuale la sua relazione che è servita a spiegare lo studio che ha portato alla redazione del piano del colore, quali sono le prescrizioni che impone, come questo strumento deve essere usato dai tecnici che hanno il compito di redigere una scheda tecnica compilativa molto dettagliata che guida all’acquisto dei materiali per la ristrutturazione e le maestranze per la realizzazione dei lavori.

Non è mancata una carrellata di fotografie che hanno inteso mostrare in maniera chiara quali sono gli errori dovuti all’uso selvaggio del colore ed alle ristrutturazioni fatte senza tener conto delle origini dell’immobile che il nuovo strumento urbanistico intende evitare.

All’architetto Carmelo Di Fonzo, funzionario della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, sono state affidate le conclusioni dei lavori. Coraggio è stata la parola chiave della relazione dell’architetto che ha affermato: «Il colore è elemento trainante di un recupero ed il Piano contribuirà a dare al Centro Storico la sua giusta valorizzazione, con il contributo di tutti. A questo “strumento” – ha aggiunto Di Fonzo – devono affiancarsi il Piano Arredo e quello dell’Illuminazione. Il tutto per un maggiore sviluppo del Centro Storico.»

Come ha suggerito l’architetto Maraglino, il piano del colore servirà a recuperare l’identità del centro storico cittadino scoprendone le origini. A sottolineare questo concetto di scoperta, una citazione di Marcel Proust il quale affermava che: “Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre ma avere occhi nuovi“.

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