MANDURIA – In questi giorni si sono incontrati dirigenza, corpo docente e genitori per discutere sulle sorti dell’Istituto Don Bosco. Un’Istituzione così antico non può morire, anche se a causa di un ridotto numero di iscritti, costringe a prendere una decisione definitiva. Per questo motivo, si ritiene che la scelta più giusta sia l’accorpamento con l’Istituto Morleo.
Il Consiglio di Istituto ha approvato la proposta contenuta nella bozza del piano regionale di dimensionamento scolastico e riguardo l’offerta formativa.
Istituto Don Bosco e Morleo con un numero minimo di alunni
La scelta più giusta è quella di accorpare l’Istituto Don Bosco con il “Morleo”. I due Istituti hanno un numero ridotto di alunni; L’Istituto Morleo è già sottodimensionato, mentre il Don Bosco, ha un numero di alunni di poco superiore al tetto minimo.
Sulla base di questa decisione è bene che la dirigenza resti a Manduria.
E’ stata bocciata, invece, la proposta di Avetrana, cioè l’annessione della scuola primaria all’Istituto Morleo e la fusione della scuola media con gli altri Istituti comprensivi di Manduria, il “Michele Greco” oppure il “Francesco Prudenzano”.
L’Istituto Don Bosco, in questo modo, sarebbe quindi stato assorbito, scomparendo del tutto come istituzione, dopo oltre mezzo secolo di vita.
Sarebbero rimasti invece attivi i vari plessi, dipendenti, però, da altre scuole.
Sulle sorti dell’Istituto Don Bosco bisogna attendere
Per conoscere le sorti dell’Istituto Don Bosco occorre attendere una prassi alquanto articolata. L’iter prevede che dovranno esprimersi i comuni di Avetrana e di Manduria, deliberando entro il 10 novembre.
Poi tocca alle province trasmettere entro il 20 novembre il Piano Provinciale, infine tocca all’Ufficio Scolastico Regionale decidere entro il 30 novembre, sulla base degli organici, del personale dirigenziale, dei docenti e del personale Ata.
Ultimo passo, sarà la Regione che attraverso la Giunta approverà il Piano Regionale di dimensionamento entro il 10 dicembre.