Ginosa. Aseco, interviene Aqp l’impianto di Marina di Ginosa non ha violato i limiti

Aseco si sta occupando di eliminare gli inconvenienti odorigeni che questi giorni stanno formando oggetto di denuncia della stampa.

L’ Acquedotto pugliese interviene:

“La regione Puglia, nel concedere l’AIA, ha prescritto la realizzazione di opere necessarie al miglioramento dell’impianto, per confinare anche le residue fasi di trattamento all’interno di capannoni dotati di sistemi di captazione e trattamento dell’aria, nell’interesse della collettività pugliese e dei Comuni di Ginosa e Castellaneta.

Aseco, sin dal 5 settembre 2016, adeguandosi alle prescrizioni della Regione, ha depositato presso le Autorità competenti un progetto di investimenti per circa 10 milioni di euro.

Dopo la conferenza del 9 agosto 2018, Aseco ha dato immediatamente corso alle procedure necessarie per l’esecuzione delle opere di copertura delle parti scoperte dell’impianto.

Gli allarmismi sono infondati poiché Aseco non ha mai violato tali limiti.

Dall’inizio dell’anno Aseco ha speso oltre 70 mila euro per garantire il controllo della qualità di tutte le matrici in ingresso nonché dell’aria, del suolo e delle acque circostanti e sottostanti.

“I rifiuti in ingresso all’impianto di compostaggio di Marina di Ginosa sono costituiti esclusivamente dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani nonché da legna e sfalci di potatura, oltre ad una residuale quantità di scarti agroalimentari. Si tratta, cioè, di rifiuti assolutamente naturali”.

Non si tratta, quindi, di materie inquinanti.

 

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