Le monete sono tra le forme oggettistiche maggiormente utilizzate da oramai millenni per lo scambio monetario e risultano essere tra le forme anche più riconoscibili in senso assoluto. Ogni nazione ha la propria valuta, eccezion fatta per l’euro che è la valuta di oramai oltre 20 grandi nazioni e realtà minori, ogni realtà ha la possibilità fin dal principio di modificare uno dei lati della moneta, a propria scelta e la nazione di Cipro ha scelto proprio un particolare tipo di raffigurazione, quello che sembra un omino.
Questa figura ha un enorme valore archeologico ma anche storico non solo per l’isola di Cipro ma per la civiltà occidentale.
Quanto vale oggi la moneta da 1 euro con l’omino? Scopriamolo insieme.
Hai la moneta da 1 euro con l’omino? Ecco il valore, pazzesco
Come per molte altre nazioni (non tutte, ad esempio l’Italia ha fatto cosa “diversa”), la scelta della raffigurazione è stata soggetto di un referendum popolare, ed è stato scelto sia per la variante da 1 che da 2 euro la medesima raffigurazione dell’idolo di Pomos, una raffigurazione estremamente antica di un idolo risalente al 3000 Avanti Cristo, quasi certamente una forma di divinità simbolo di fertilità, oggi l’opera è esposta e visibile presso il museo di Nicosia, la capitale di Cipro.
Sulla moneta, sul lato dell’idolo è presente anche il nome in greco e turco dell’isola (ΚΥΠΡΟΣ – KIBRIS) oltre all’anno di coniatura. Per il resto è identica a qualsiasi altra moneta dallo stesso valore, con la tipica raffigurazione dell’Europa dapprima dalle nazioni separate e poi dal 2007 con le nazioni unite, anche fisicamente.
Quanto vale?
Non moltissimo, come parecchi “esperti” anni fa avevano dichiarato, in quanto seppur più rara data la piccola dimensione di Cipro rispetto a molte altre nazioni questa è un’emissione concepita per essere comune.
Le emissioni più rare sono le prime quelle del 2008 e 2009 (prima Cipro faceva ancora ricorso alla Lira cipriota), coniate tra l’altro dalla zecca finlandese.
Una moneta in perfetto stato vale al massimo 15 euro, eccezion fatta per le monete che presentano piccoli e medi errori di conio, che possono avere almeno in teoria un valore sensibilmente maggiore rispetto a quello appena accennato. Però resta comunque un fattore relativo, anche se nessuno ci vieta di mettere in vendita un esemplare sensibilmente diverso di moneta di questo tipo a cifre anche molto più elevate.
