Se hai questo tipo di prurito potrebbe non essere un morso di zanzara: “Attenzione!”

L’estate è una delle stagioni più attese dell’anno, almeno da gran parte della popolazione: sole, caldo, giornate passate al mare, ma anche ottime e salutari passeggiate in montagna, merende con il gelato e rinfrescanti granite. Una possibile nota dolente a tal proposito, però, è rappresentata dalle punture dei fastidiosi insetti. Ma come possiamo capire quando si è in presenza di una reazione allergica da puntura di insetto?

Diciamo che esistono principalmente due tipi di reazione che riguardano le punture di insetto: una di tipo cutaneo ed una di tipo sistemico: la prima è quella che si verifica maggiormente come ad esempio quella provocata dalle zanzare, che è anche la più classica. Ormai, infatti, al giorno d’oggi, la zanzara comune europea è stata praticamente  soppiantata dalla zanzara tigre, decisamente più aggressiva, che presenta anche delle caratteristiche differenti, e che può trasmettere delle infezioni violente.

La portata di queste manifestazioni è più importante, con ponfi che persistono molto più a lungo e con un prurito particolarmente più intenso. Qualche volta può accadere però anche con la formazione di una vescicolina che si presenta sopra la lesione e che viene grattata via con la fuoriuscita di un liquido sieroso anche di tipo ematico.

Prurito inteso: di che morso si tratta?

A tal proposito ci sono due tipi di risposte valide di cui è il semplice prurito come unica manifestazione insieme alla presenza del classico ponfo mentre la seconda è la comparsa di alcuni noduli grossi di colore rosso, che potrebbero lasciare presagire ad un’ipersensibilità che può creare delle notevoli situazioni di disagio e fastidio oltre che cicatrici che rappresentano un problema estetico.

Alle volte ci sono delle punture che portano a delle infezioni gravi come, ad esempio, la puntura della zecca che è anche piuttosto comune specie in coloro che, portando a spasso il cane in zone con alta vegetazione, vengono morse. Il morso della zecca, rispetto al classico della zanzara può avvertirsi dopo 6/7 ore, in quanto l’anestetico che inietta è decisamente potente, rendendo la zona insensibile.

Talvolta, può dare anche delle manifestazioni più gravi come ad l’insorgenza della borreliosi o Malattia di Lyme, una patologia che coinvolge l’organismo e che dà un senso di malessere generale con febbre alta, dolori articolari e muscolari. Altre punture che si riscontrano maggiormente nel periodo estivo sono quelle che danno reazioni allergiche come nel caso dei morsi di imenotteri come i calabroni, le api e le vespe. Le reazioni cambiano comunque da soggetto a soggetto e vanno da situazioni di dolore intenso ad un normalissimo fastidio, prurito e irritazione, oltre che gonfiore che nei casi più gravi può portare ad uno shock anafilattico.

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