Allerta zanzare: ecco le malattie più pericolose

Cambia il clima e cambiano anche i virus e in questo senso la semplice puntura di zanzara diventa così una grandissima fonte di potenziali rischi crescenti per la trasmissione di gravi malattie infettive, che, si prevede, potrebbero per di più diventare mutare in qualcosa di sempre più aggressivo e pericoloso.

È questo l’allarme che la Società italiana di igiene Siti ha lanciato proprio in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente 2023, sottolineando che sono già ben 20 i cosiddetti “arbovirus”, cioè quelli trasmissibili dagli insetti, che sono oggetto di sorveglianza speciale in tutto il mondo.

Dalla malaria alla Dengue fino al West Nile, i virus oggetto di monitoraggio sono molti e sono tutti originari soprattutto dell’Africa, anche se c’è da dire che ormai si sono diffusi velocemente in tutti i continenti, anche a causa del notevole delle temperature. Italia compresa, dato che i focolai delle infezioni causate da tali virus sono già stati registrati in passato e potrebbero, quindi, crescere con l’aumento delle temperature.

Allerta zanzare, possono trasmettere malattie

I nuovi rischi arrivano da virus come quello di Marburg che si è diffuso prevalentemente tra la Tanzania e la Guinea Equatoriale ed è una potenziale causa di febbre emorragica ad altissimo tasso di mortalità, per il quale è già stato lanciato uno stato di allerta per una possibile diffusione su scala pandemica. O come anche l’influenza aviaria, che ha fatto registrare diversi casi anche tra gli animali.

Come già citato sopra, c’è anche il virus West Nile sconosciuto in America fino al 1999, quando si è poi manifestato per la primissima volta diffondendosi da lì nel giro di pochi anni in tutti gli Usa, in Canada e in Messico. Il ceppo che è giunto a Queens sempre in quello stesso anno, è risultato lo stesso che era isolato in Israele. Zika ha causato delle vere epidemie in Polinesia e anche nelle Americhe, diventando un vera emergenza globale.

Nelle Americhe questo ceppo implicato è risultato esattamente lo stesso che aveva causato un`epidemia nella Polinesia francese. Chikungunya, invece, in pochi anni si è adattato ad un nuovo vettore causando delle epidemie in aree geografiche che non erano mai state toccate in precedenza. Nel 2013 si è poi spinto per la prima volta in America e lì è stato responsabile di gravi epidemie in ben 45 Paesi di tutto il continente americano causando milioni di casi.

Anche in questo caso il ceppo di origine, come per West Nile e Zika, che ha dato inizio all’invasione era stato trasportato da alcune persone infettate o alcune zanzare infette che sono scese da un aereo in luoghi dove le condizioni climatiche e la presenza di insetti compatibili hanno consentito la completa e spaventosa espansione della malattia.

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