Addio Caldaie a Gas, ecco da quando parte il divieto: cosa fare?

Un tempo “materia” solo degli ecologisti e di una nicchia divenuta molto più ampia progressivamente parlando, il contesto green oggi è sempre di più una necessità ma resta un terreno estremamente divisivo dalle varie parti sociali. Unità sovranazionali come l’Unione Europea dopo aver ridiscusso i termini dei veicoli a combustibili fossili, hanno di fatto sviluppato una forma di “riduzione sostanziale” dei prodotti alimentati a con i combustibili fossili tradizionali, quindi anche le caldaie a gas, che in un futuro non affatto lontano diranno addio.

Questo non comporterà la non legittimità di utilizzare quelle già possedute, ovviamente, ma una serie di agevolazioni nei confronti delle misure di riscaldamento ibride oppure meno inquinanti del gas naturale.

L’accordo di stampo europeo è stato trovato da parte dei paesi membri ed è relativamente complesso ma non così stringente.

Addio Caldaie a Gas, ecco da quando parte il divieto: cosa fare?

Addio Caldaie a Gas

L’accordo è stato trovato sulla base del piano definito “Energy performance of buildings directive” che mira per l’appunto a ridurre la produzione di impianti esclusivamente a gas naturale, non sarà vietato utilizzare quelle concepite precedentemente all’anno “limite” che sarebbe dovuto essere il 2030 ma è stato spostato verso un più “sicuro 2040.

La motivazione è legata, non a caso alle emissioni inquinanti ed alla necessità di differenziare le forme di combustibile oltre a quelle fossili, quasi il 40 % delle emissioni provenienti dagli edifici sono responsabili di inquinamento e poco meno dei problemi legati a questa dinamica proviene proprio dal gas naturale.

Di fatto non sarà un problema acquistare o riparare una caldaia a gas almeno per altri 15 anni.

Quindi gradualmente fino ad arrivare al 2040 i produttori saranno portati a non sviluppare più caldaie a gas ed anche i singoli governi non emetteranno più agevolazioni di sorta per il loro acquisto, che invece saranno mantenuti ad esempio per le caldaie con altri combustibili anche “ibridi” , allo stesso tempo saranno agevolate e migliorate le misure di acquisizione dei pannelli solari, che saranno obbligatori in caso di edifici produttivi o residenziali particolarmente grandi e inquinanti (con delle dovute eccezioni).

Parte del piano generale sarà la necessità di ridurre gradualmente il livello di energia proveniente degli edifici dal 2024 al 2030 all’interno dell’Unione europea per ridurre il consumo medio di energia primaria del 16 per cento, limite che poi si estenderà progressivamente verso il 2035 così da aumentare questa percentuale al 20 % per cento.

L’Unione Europea in ogni caso ha prefissato questi obiettivi  poi starà alle forme di governi nazionali singoli decidere quali politiche adottare per arrivare a questi risultati entro i termini prefissati.

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