Giovane foggiana denuncia su Facebook un grave episodio di razzismo

FOGGIA – Nel milanese, una giovane ragazza proveniente dalla Puglia, aveva trovato un appartamento in affitto. Quando poi la proprietaria ha scoperto la provenienza dell’inquilina, glielo ha negato spiegandone chiaramente i motivi. La giovane pubblica l’episodio di razzismo su Facebook.

Ha usato parole offensive nei confronti della gente del sud, senza avere peli sulla lingua, la proprietaria dell’appartamento nel milanese. La giovane 28enne è rimasta incredula e ha deciso di pubblicare su Facebook la sua traumatica esperienza.

Quando la proprietaria dell’appartamento ha deciso di negarglielo ha dichiarato: “Sono razzista al cento per cento, non affitto ai meridionali”.

La 28enne pugliese ha deciso di registrare la telefonata quando ha sentito pronunciare quelle parole razziste:
“Siete come rom e neri, io sto con Salvini”. Dopo aver registrato la telefonata l’ha messa online su Facebook.

“Per me i meridionali sono meridionali anche nel 4000, non nel 2000, i meridionali, i neri e i rom sono tutti uguali, sono una razzista al cento per cento”.

Questo si è sentita rispondere la 28enne pugliese, alla quale è stata rifiutata la casa in affitto, a Robecchetto con Induno, in provincia di Milano.

La donna, di fronte alla possibilità che la ragazza potesse diffondere gli audio, ha tenuto a precisare che desiderava si dicesse che lei è una salviniana.

Ecco quanto è successo:

“Succede questo. Decido di trasferirmi nel paese della mia fidanzata in provincia di Milano. Cerco una casa in affitto, la trovo e me ne innamoro. Mi metto d’accordo con la proprietaria di casa, una ragazza, di far partire il contratto ad ottobre. Quindici giorni prima dell’inizio del contratto la ragazza mi manda un messaggio dicendomi che l’inizio del contratto slitta di un mese trovando scuse poco credibili”.

Le scuse per non dare in locazione l’appartamento, continuano. 

“In un secondo momento ricevo un altro messaggio da parte della ragazza che mi dice che la casa in affitto non può più darmela perché preferisce venderla. Le rispondo dicendole che non trovo corretto cambiare le carte in tavola all’ultimo minuto e che i patti erano altri. In tutto ciò interviene la madre della ragazza che mi contatta. Il motivo per cui non mi viene data la casa in affitto è perché sono nata a Foggia. C O S A, direte voi. Esattamente. Sono nata a Foggia e la signora… ritiene che in casa sua i meridionali non devono entrare”.

Il post pubblicato su Facebook è accompagnato dagli audio della padrona di casa. La giovane conclude dichiarando:

“Benvenuti nell’Italia di oggi dove, a quanto pare, c’è da tirare fuori i cartelli con scritto «Non si affitta ai meridionali» perché, evidentemente, non sono ancora passati di moda”.

Sia Debora che la fidanzata Laura hanno postato lo stesso messaggio.

Le parole della donna esprimono chiaramente il suo razzismo nei confronti della gente del sud

“Per me i meridionali sono sempre meridionali, anche nel 4000, non solo nel 2000. I meridionali, i neri i rom son tutti uguali. Guardi io son proprio una razzista al 100%. Ciò che importa è quello che c’è scritto sulla carta di identità, non è una Svizzera, è una meridionale, è diverso”.

Deborah ha ricevuto molti messaggi di solidarietà e ha ringraziato tutti.

“Ci tengo ad aggiornarvi un po’ su come sta procedendo la questione per cui in tantissimi qui e su Instagram mi state scrivendo e state condividendo. Grazie a voi, la storia è arrivata a tanti giornalisti con cui siamo in contatto e condividerò tutti gli articoli che usciranno! Ovviamente, mi sto muovendo anche legalmente! Continuiamo a condividerlo: più viaggia, più (spero) c’è speranza che non capiti ad altri! Grazie di cuore”.

Le giovani pugliesi andranno per le vie legali

“Non abbiamo ancora fatto denuncia perché è successo tutto solo ieri pomeriggio, ma lunedì ci muoveremo per vie legali, non per un ritorno economico ma perché siamo certe che ci sia il reato di discriminazione”, ha spiegato Laura, la compagna di Deborah.

Anche se non è stato stipulato alcun contratto, c’è comunque un accordo verbale tra la proprietaria e l’inquilina. . Per fortuna, dal punto di vista dei danni personali, la mia compagna non è costretta a vivere per strada, ma quando ha ricevuto dalla proprietaria quei messaggi è scoppiata a piangere. Abbiamo sempre lottato contro le discriminazioni e per fortuna non ne avevamo mai subite, ora Deborah è piena di rabbia e sgomento per queste motivazioni inaccettabili. Per questo siamo intenzionate ad andare avanti”.

Laura per evitare critiche si era presentata al primo appuntamento per vedere l’appartamento come un amica, per non creare dei pregiudizi. Per questo esclude che, oltre al pregiudizio per le origini pugliesi da parte della proprietaria, ce ne siano altri.

“Per me la signora aborra tanto l’idea di un’unione tra donne che non ha nemmeno capito che siamo una coppia, escludo quindi che il motivo del suo rifiuto sia questo”.

Le giovani pugliesi hanno ricevuto molti messaggi di solidarietà.

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