Silvia Romano rapita in Kenya un anno fa si trova in Somalia sequestrata da un gruppo islamista

Dopo un anno dal suo rapimento, arrivano notizie sulle sorti di Silvia Romano, la giovane italiana rapita in Kenya, mentre stava prestando la sua opera di volontariato in un orfanotrofio.

Da quanto emerge dalle indagini avviate sia dai Carabinieri del Ros, coordinati dal pm Sergio Colaiocco, che dalla Procura di Roma, la giovane cooperante milanese è viva ed è tenuta sotto sequestro da un gruppo islamista legato ai jihadisti di Al-Shabaab.

Silvia Romano si trova in Somalia in mano ad un gruppo islamista

La 24enne venne rapita lo scorso anno mentre stava lavorando come volontaria in un orfanotrofio. Un commando armato formato da otto uomini arrivò a bordo di un furgone e armato di mitragliatori, irruppe nell’orfanotrofio.

Lanciarono bombe a mano e spararono, anche in presenza di tanti bambini, alcuni dei quali rimasero feriti.

L’intenzione era quella di rapire la giovane volontaria, poiché come dichiarato dai testimoni presenti in quel momento, gridarono di volere “la straniera”.

Dai documenti forniti dalle autorità del Kenya, Silvia Romano si troverebbe in una zona del Paese dove sono presenti milizie del gruppo terroristico di matrice islamica.

In queste ore gli inquirenti stanno valutando se mandare una rogatoria internazionale alle autorità somale.

Dall’ultima notizia del 30 settembre scorso, si tratta della prima informazione dopo questi mesi di silenzio.

A settembre una fonte dell’intelligence aveva dichiarato che Silvia stava bene e che si stava tentando di farla rientrare in Italia.

Il Rapimenti di Silvia Romano risale al 20 novembre dello scorso anno, quando si trovava in un villaggio del Kenya, a Chakama.

La giovane 24enne era impegnata nella sua opera di attività umanitaria. Fin dal primo istante è nata una collaborazione tra autorità italiana e Keniana e la viceministra degli esteri, Emanuela Del Re, recentemente si è recata in Kenya.

Pippo Civati, leader di “Possibile”, segue la triste vicenda e in un tweet ha scritto: “Credo sia doveroso che a un anno di distanza ci sia una comunicazione ufficiale del nostro esecutivo sulla situazione di Silvia Romano. Troppe le voci ufficiose, troppe le mezze verità, troppi i pettegolezzi”.

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