Crisi olivicola: protestano Bari e Brindisi

BARI Crisi olivicola sempre più pressante anche a Brindisi, dove gli operatori hanno sofferto la crisi, ma anche il maltempo che ha distrutto gran parte dei raccolti.

A questi si è aggiunta la crisi economica legata al CoVid-19 e le difficoltà a riorganizzarsi dopo le sentenze del Tar sul Psr Puglia.

Per questo, gli operatori dell’agricoltura hanno protestato davanti al dipartimento della Regione Puglia dedicato a Bari, alle 09,30 del 19 giugno.

Crisi olivicola: da dove nasce

Gli ulivi del Salento e del territorio brindisino sono colpiti da lungo tempo dalla Xylella. A questo si è aggiunto il costo più basso dell’olio. Infine, si sono ridotte le richieste e il comparto agricolo ne ha risentito profondamente.

La Xylella ha poi messo in pericolo ulivi secolari, che rappresentavano anche un’ottima occasione turistica. Secondo gli operatori che soffrono la crisi, l’Osservatorio Fitosanitario Regionale avrebbe creato solo danni.

Infatti, per gli operatori, la Regione si è occupata solo di alcune zone, consentendo al parassita di diffondersi. In più, le zone cuscinetto sarebbero state calcolate male. Infatti, l’Ue aveva disposto 20 chilometri.

A questi, la Regione ne ha aggiunti altri 50, però già infetti. Da qui la sentenza del 2019 sempre dell’Ue, che condanna la Regione a tornare indietro. Nel frattempo, però, la Regione avrebbe abbattuto altri 525 ulivi.

Da qui, quindi, l’idea di manifestare e far sentire la propria voce.

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