ArcelorMittal: cosa dice la bozza di accordo

ROMA – ArcelorMittal, il Governo e i commissari straordinari si sarebbe svolto lo scorso martedì al Ministero del Tesoro.

La dichiarazione di intenti si dovrebbe firmare e presentare al Tribunale di Milano, per far slittare l’udienza del 27 novembre a dicembre.

Con un esponente del ministero, ci sarebbero stati:

  • Aditya Mittal;
  • l’avvocato Giuseppe Scassellati Sforzolini ;
  • Lucia Morselli;
  • Ondra Otradovec (capo delle operazioni straordinarie di ArcelorMittal).

Gli esponenti della società franco-indiana avrebbero ribadito la necessità di ripristinare lo scudo penale e dal Governo non ci sarebbero stati ostacoli. Sul tavolo, però, ci sarebbero anche gli investimenti di 2,40 miliardi di euro che la società doveva investire per bonifiche e ammodernamento delle strutture.

In più, la società è ferma sulla richiesta degli esuberi e di ridurre le 6 milioni di tonnellate di produzione previste dal contratto col Governo. Dallo Stato arrivano aperture per riaprire l’altoforno 2, nonostante la sentenza in tribunale contraria a Taranto e operazioni di rilancio del territorio con l’aiuto di imprese a partecipazione statale.

Questo secondo punto era stato annunciato nei giorni scorsi dal senatore Turco. Lo Stato si sarebbe impegnato anche a intervenire sulle banche. Dopo la proroga di 12 mesi da parte di Intesa e di Unicredit, ora potrebbe esserci un ulteriore aiuto se le banche riceveranno progetti concreti di investimento.

Sarebbero sul tavolo anche proposte di housing sociale per chi abita nei Tamburi e non può più vivere in quella zona.

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