Ex Ilva, 1 miliardo di euro per l’acquisto delle quote

TARANTO – Il Governo sarà uno degli azionisti dell’ex Ilva. Questo è quanto emergerebbe dall’accordo tra gli avvocati dello Stato e quelli di ArcelorMittal.

Infatti, secondo l’accordo, lo Stato deve mettere sul piatto 1 miliardo di euro e predisporre 3000 esuberi contro i 10mila proposti da Mittal. In più, il Governo sarebbe l’azionista con il 30% della società.

In più, questo dovrebbe far concludere automaticamente la vicenda giudiziaria al Tribunale di Milano. Infatti, se c’è l’accordo, si straccia automaticamente la procedura di recesso da parte della società franco-indiana.

Questa quota nazionale, in più, permetterebbe di vigilare in qualche modo sulle scelte attuate nel CdA. Per concludere l’accordo per l’ex Ilva, ora serve un analista terzo, che verifichi la situazione e i lavori da fare.

Entro novembre 2020, quindi, la vicenda dovrebbe concludersi positivamente. Purtroppo, però, i sindacati sono contrari. Secondo la Cisl, infatti, “In questa fase non siamo stati coinvolti. Speriamo solo che la partecipazione pubblica non serva ad agevolare la exit strategy dell’azienda”.

In più, i sindacati temono per i 3000 esuberi e per il numero di altoforni. Infatti, da 5 si passerebbe a 3 o 4. Di questi, si ritiene che 2 procederanno a carbon coke, uno a gas e il quarto con 2 forni elettrici, ma tutto dipende dalle valutazioni sull’ex Ilva che farà l’analista terzo.

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