Ex Ilva Taranto: Turco “bonifiche non sono sacrificabili”

TARANTO – Sull’ex Ilva di Taranto Mario Turco chiarisce che le operazioni di bonifica non sono sacrificabili e per l’ennesima volta rincara la dose per quanto riguarda la questione ambientale che imperversa la zona ionica.

Mario Turco spiega la posizione del M5S

“Per il MoVimento 5 Stelle non è possibile rinunciare alle tanto attese attività di bonifica per finanziare degli indefiniti e imprecisati processi di decarbonizzazione.” Così Mario Turco, senatore pentastellato spiega la posizione del suo partito. Poi continua “Per questo abbiamo presentato e fatto approvare l’emendamento soppressivo all’articolo 21 del Milleproroghe che prevedeva lo spostamento di ingenti risorse dalle opere di bonifica all’attività produttiva tout court. La tutela dell’ambiente e della salute sono diritti prioritari e irrinunciabili della Costituzione e tra gli aspetti identitari del MoVimento 5 Stelle, chiarisce”.

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Poi “Dopo anni di studi e attività di progettazione è bene che i responsabili del governo, invece di insistere sulla possibilità di distrarre queste importanti risorse a favore del ciclo produttivo”, dice. In questo modo “avvantaggiando così una società controllata da un soggetto privato a discapito dei cittadini, si adoperino per accelerare e aprire i cantieri delle tanto attese bonifiche, su cui il governo mostra totale disinteresse.”

Le rinunce metterebbero a rischio anche i lavoratori come spiega: “Definanziare di tali attività, significherebbe rinunciare definitivamente non solo alle bonifiche ma anche al possibile reimpiego degli oltre 1.200 ex lavoratori di Ilva in A.S. proprio in tali attività. Con riferimento all’annunciato piano di decarbonizzazione – spiega -, citato in questi giorni a più riprese dal ministro Cingolani e dai vertici di Acciaierie d’Italia, a tutela dei cittadini di Taranto, vorremmo conoscere preventivamente il relativo piano degli investimenti, nonché il suo fabbisogno finanziario complessivo, i tempi di realizzazione, le fonti di finanziamento e il suo conseguente piano industriale e ambientale, per valutarne la sostenibilità.” Questi sono altri punti sui quali richiede maggiore chiarezza.

Evitare gli errori del passato

Inoltre “Per preservare l’ambiente e la salute dei cittadini, riteniamo fondamentale introdurre in sede di Autorizzazione integrata ambientale (AIA) la Valutazione integrata di impatto ambientale e sanitario (VIIAS)”. Questo “in modo da prevenire rischi alla salute dei cittadini e danni all’ambiente – e specifica – ciò per evitare gli errori del passato, così come avvalorato dal recente documento dell’Onu.”

Cosa significa “cambio di paradigma”

Turco inoltre pone l’attenzione sul cambio di paradigma che serve per l’impatto degli agenti inquinanti presenti nell’atmosfera. “È necessario realizzare un cambio di paradigma, passando dal misurare ex post i danni quando gli inquinanti superano le soglie consentite dalla legge, peraltro considerate già elevate dall’OMS, ad una valutazione preventiva ex ante dell’impatto che quegli inquinanti possono produrre sull’ambiente e sulla salute,” il commento a caldo.

Per terminare dice “Non possiamo parlare di transizione energetica ed ecologica senza uno strumento preventivo che permetta di valutare l’impatto che determinati inquinanti prodotti da certe produzioni hanno sull’ambiente e sulla salute.” Inoltre “Taranto merita rispetto e prima di parlare di continuità produttiva del siderurgico, la città si attende concrete risposte nel segno della riconversione economica, sociale e culturale, avviata con il “Cantiere Taranto” nel corso del governo Conte II, e che oggi registra un forte rallentamento.” Così conclude il suo comunicato stampa il senatore Mario Turco.

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